Donatori di sangue esclusi dagli aventi diritto al vaccino contro H1N1

E’ partito ieri il progetto pilota “tutor della salute”  del CODICI-Centro per i Diritti del Cittadino.

 

 

COMUNICATO STAMPA

VIRUS H1N1: DONATORI DI SANGUE PERIODICI CANCELLATI DALLA LISTA DEGLI AVENTI DIRITTO ALLA VACCINAZIONE CONTRO IL VIRUS

CODICI: PROVVEDERE AL LORO REINTEGRO, LA CANCELLAZIONE POTREBBE PORTARE AD UN CALO DELLE DONAZIONI

 

E’ partito ieri il progetto pilota “tutor della salute”  del CODICI-Centro per i Diritti del Cittadino. Un progetto avviato in alcuni ospedali di Roma e Frosinone attraverso cui l’Associazione si impegna ad informare i cittadini sul Virus H1N1, sui diritti del malato, raccogliendo segnalazioni in merito ad inefficienze dei reparti e disattenzioni delle dirigenze sanitarie.

Le segnalazioni di anomalie, come ci aspettavamo, non sono tardate ad arrivare.

Dopo le liste di attesa lunghissime della rete ospedaliera nel Lazio, la segnalazione di un cittadino, che al momento, a nostro avviso, è degna di nota riguarda la cancellazione dei donatori di sangue dalla lista delle priorità degli aventi diritto alla vaccinazione contro il Virus H1N1.

L’ Ordinanza recante “Misure urgenti in materia di profilassi vaccinale dell’Influenza pandemica A/H1N1” individuava le categorie di persone a cui è diretta l’offerta della vaccinazione, in ordine di priorità l’offerta vaccinale era, infatti, per :

  • persone ritenute essenziali per il mantenimento della continuità  assistenziale e lavorativa: personale sanitario e socio-sanitario; personale delle forze di  pubblica sicurezza e della protezione civile; personale delle Amministrazioni, Enti e Società che assicurino  i servizi pubblici essenziali; i donatori di sangue periodici;
  • donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza;
  • persone a rischio, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni;
  • persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni, non incluse nei precedenti punti, sulla base degli aggiornamenti della scheda tecnica autorizzata dall’EMEA o delle indicazioni che verranno fornite dal Consiglio Superiore di Sanità;
  • persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti.

 

“Non riusciamo a comprendere tale decisione – dichiara Ivano Giacomelli Segretario Nazionale del CODICI-Centro per i Diritti del Cittadino –i donatori sono frequentatori delle strutture sanitarie e come tali andrebbero vaccinati per profilassi e tutelare il ricoverato. Inoltre, il vaccino attraverso la trasfusione, può essere trasmesso al ricevente determinando un’ immunoprofilassi passiva”.

I donatori allarmati dal pericolo di contrarre la nuova influenza, non sentendosi tutelati proprio da chi al contrario, dovrebbe garantire la loro  sicurezza sanitaria, potrebbero, inoltre decidere di astenersi dalle donazioni, creando una vera e propria emergenza sangue; per non parlare poi dei milioni di euro spesi dalla sanità pubblica per il prelievo di possibile sangue infetto e per il suo ovvio smaltimento.

Il CODICI si rivolge quindi al Ministero della Salute, affinchè provveda a reintegrare nella lista anche la categoria dei donatori di sangue.

 

 

Roma, lì 5 novembre 2009

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