“Raccolta differenziata porta a porta? Magari!”
Buste di plastica e sacco nero pieni di rifiuti, con accanto lattine, bottiglie e sacchetti vuoti, un barattolo contenente scarti di conserva, il tutto gettato a terra alla rinfusa fuori dagli appositi bidoni, rigorosamente vuoti, destinati alla raccolta degli scarti alimentari ed organici e dei materiali non riciclabili. Questa l’indecorosa situazione, in un ingresso condominiale in via degli Acetari, a 200 metri da Campo dei Fiori, in pieno Centro Storico, dove è in vigore il cosiddetto “sistema integrato” con raccolta domiciliare per organico e indifferenziato e raccolta stradale mobile per carta e multimateriale, segnalata a Legambiente Lazio da alcuni residenti qualche giorno fa.
“Basterebbe ascoltare i cittadini per capire che è evidente il fallimento del bizzarro modello misto di raccolta differenziata che AMA e Comune di Roma hanno testardamente voluto sperimentare -dichiara Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. I dati hanno riconfermato più volte che il porta a porta, dove ben applicato, rappresenta la chiave per risolvere i problemi nella gestione dei rifiuti, grazie alla collaborazione dei cittadini e al conseguente aumento di quantità e qualità della raccolta differenziata, fino a percentuali anche nella Capitale del 60-65%. Dove questo non avviene è perché la raccolta non viene gestita nella maniera opportuna, come nel caso dell’inadeguato “sistema integrato”. Per fermare il degrado, bisogna allora scegliere una volta per tutte, Roma deve adottare su tutto il territorio la differenziata domiciliare per tutte le frazioni, facilitando i cittadini nel gettare i rifiuti nei pressi della propria abitazione, senza andare a cercare i cassonetti per strada ed evitando che si riempiano, aumentando così la percentuale di differenziata ed affrontando anche il problema del decoro urbano e il disastro di Malagrotta.”
Secondo l’Ama, nei tre quartieri del sistema misto sono coinvolti 45mila abitanti, per oltre 17mila famiglie e 7.500 utenze non domestiche. I rifiuti organici e quelli indifferenziati sono raccolti con sistema domiciliare attraverso due trespoli di diverso colore sistemati nelle pertinenze condominiali, mentre materiale cartaceo e multi-materiale vanno conferiti nei punti di raccolta mobili. I primi vengono raccolti dal personale Ama per tre giorni alla settimana, in due differenti turni, dalle ore 7 e alle 13, mentre gli altri vanno conferiti dai cittadini per due giorni, ancora in due differenti turni, sempre tenendo conto della divisione dell’area in zona A e zona B.
Roma, 7 Aprile 2010
Ufficio Stampa
Legambiente Lazio ONLUS