Staffetta Civitavecchia-Montaloto di Castro, sabato 24 aprile 2010.
Partenza da Civitavecchia, davanti Teatro Traiano/Corso Centocelle – ore 10-11,30 Conclusione a Montalto di Castro davanti centrale e Comune ore 12-13,30
Quest’anno ricorre il 24° anniversario della catastrofe nucleare di Chernobyl, che da quel 26 aprile 1986 ha procurato oltre 50.000 morti e 6.000.000 di contaminati tra Russia, Bielorussia, Ucraina e Europa. In occasione di questo anniversario RdB Energia, insieme ad altre organizzazioni del sindacalismo di base, ad associazioni e coordinamenti ambientalisti e antinucleari, organizza per sabato 24 aprile una staffetta Civitavecchia-Montalto di Castro per dire no all’anacronistico ritorno al nucleare e per la salute-sicurezza dei lavoratori e delle popolazioni.
Nonostante l’Italia non abbia bisogno di altra energia elettrica – la potenza installata garantisce oltremodo il servizio comprese le criticità: 93.000 MW a fronte dei 55.300 MW consumati – e mentre gran parte del mondo punta sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico, il governo di centro-destra, in netto contrasto e dispregio della volontà popolare espressa nel 1987 con il plebiscitario referendum antinucleare, incurante degli enormi costi (oltre 32 miliardi di euro x 4 centrali), della pericolosità degli impianti, del problema scorie e dei gravosi danni alla salute per le presenti e future generazioni, ha deciso questa ulteriore inutile “ grande opera”, che per giunta graverà sulla bolletta elettrica ben oltre il 2050.
La centrale ENEL di Torrevaldaliga Nord, ha già procurato 3 morti tra i lavoratori, l’ultimo dei quali, Sergio Capitani, solo pochi giorni fa, annovera una prolungata catena di incidenti causa la drastica riduzione delle spese per la sicurezza, per le manutenzioni e il proliferare dell’appalto.
In memoria e tributo delle vittime del lavoro e del nucleare, i promotori della “staffetta” Civitavecchia-Montalto di Castro vogliono porre all’attenzione dei lavoratori e della cittadinanza il legame che intercorre tra le morti del lavoro e la devastazione ambientale, fino alla follia del ritorno al nucleare che, secondo le intenzioni di ENEL, individua Montalto di Castro come primo sito: ancora a danno primario delle popolazioni della Maremma laziale e toscana.
Roma, 22 aprile 2010
Ufficio Stampa