Sul sito www.unioneinquilini.it da qualche giorno sono pubblicati i dati (incompleti ma ufficiali) del Ministero dell’Interno sugli sfratti 2009 con comparazione 2008.
Ci sono stati inviati dopo tre mesi di pressanti richieste da parte della Segreteria Nazionale dell’UI. Vanno esaminati con circospezione, perchè mentre da alcune prefetture le segnalazioni “storiche” derivano da una prassi costante, da altre la rilevazione è recente. Una prima lettura ha confermato che gli sfratti per morosità sono strabordanti; che investono zone di sviluppo industriale oggi in crisi; che alcune regioni “equilibrate” stanno saltando (Emilia Romagna, Toscana, Marche). E che in alcuni casi l’incremento degli sfratti in alcune province è spaventoso (casi limite: Bergamo + 337%, Ancona + 112%, Firenze + 104%). Da percezioni derivate dalla consulenza, la composizione degli sfratti è differenziata (in crisi soprattutto cittadini italiani in Sardegna e nelle Marche, e ovviamente all’Aquila con + 36%, molti migranti nelle provincie “ricche” dell’Emilia Romagna e del Veneto e della Toscana… ma anche della Lombardia ). Vi invitiamo ad esaminare questi dati, a indagare meglio per la vostra provincia. Su Roma, Napoli e resto del meridione il discorso è più complesso: chiediamo ai nostri corrispondenti di fornirci delle deduzioni approfondite.
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