86 lavoratrici licenziate e subito dopo riassunte da un’altra società facente capo lo stesso imprenditore. Leta, CUB: “Una truffa che forse coinvolge la Dpl”. Lunedì mattina conferenza stampa presso la sede CUB di Milano.
7 maggio 2010. Licenziate e riassunte, come in una piéce teatrale del grande Eduardo.
Infatti, da una denuncia della CUB, riportata in un articolo de Il Cittadino di Lodi (in allegato), il 29 aprile un funzionario ispettivo della Dpl di Lodi “scopriva” l’avviamento della procedura di licenziamento per 86 lavoratrici di Tavazzano.
“Oltre a chiedere delucidazioni su quali di queste lavoratrici l’indomani avrebbero lavorato, e da che ora, lo stesso pomeriggio il funzionario in questione ci informava che, dopo una verifica, almeno otto di loro erano già state assunte da una nuova società, che però sembrava risultare dello stesso imprenditore che le aveva licenziate” informa Damiano Leta della CUB.
In questi casi il trucco impiegato sarebbe quello di licenziare, mandando in mobilità singola le lavoratrici, cioè a costo zero per l’imprenditore, per poi riassumere, non a caso, solo quelle che danno meno problemi, un escamotage in palese violazione della legge, che garantisce la possibilità di forti sgravi fiscali per ogni lavoratore.
Da una successiva visura camerale la CUB scopre che la società unipersonale che dovrebbe assorbire queste lavoratrici si chiama Grp Logistics Rdl, con sede a Binasco in via Turati, 41, ed è intestata alla stessa segretaria del datore di lavoro della società cooperativa SA Soluzioni Aziendali, la stessa che ha licenziato e messo in mobilità le lavoratrici.
La nuova società, la Grp Logistics Rdl è stata costituita il 3 maggio 2010, smentendo di fatto l’ispettore che aveva confermato dell’assunzione di una piccola parte delle lavoratrici lo scorso 29 aprile, e che solo il 4 maggio hanno ricevuto la richiesta di assunzione da portare alla provincia.
“La vera truffa che emerge da questa situazione è che l’ufficio ispettivo ha, di fatto, omesso un atto d’ufficio, nascondendo una situazione di illegalità che riteniamo poter essere prassi comune in questo territorio” aggiunge Leta “e a questo punto come CUB chiederemo alla magistratura di indagare anche su tutte le procedure di mobilità effettuate su quel territorio e che venivano avallate dall’ufficio ispettivo della DPL di Lodi”.
Comunque, per lunedì 10, alle ore 12, presso la sede della CUB di viale Lombardia, 20, è prevista una conferenza stampa per illustrare l’intera vicenda.
Confederazione Unitaria di Base