Il Ministro Matteoli, pur diffidato formalmente da SdL, prosegue la sua lotta contro diritto di sciopero.
Lo sciopero è un diritto garantito dalla Costituzione di questo paese, purché esercitato all’interno delle previsioni di legge, al pari di quello di libertà di stampa, dell’espressione della libera opinione e di molti altri.
Da due anni un Ministro della Repubblica impedisce sistematicamente che questo diritto venga esercitato nel trasporto aereo, nonostante il rispetto scrupoloso di una regolamentazione tra le più restrittive del mondo e senza che nessuna eccezione venga sollevata dalla Commissione di Garanzia.
Le motivazioni che sono addotte dal Ministro sono pretestuose e spesso collegate ad “addensamenti” di scioperi concomitanti che altro non sono che l’effetto di una normativa che riduce a pochi giorni la possibilità per chiunque di manifestare il proprio dissenso.
Tutto ciò avviene mentre il settore del trasporto aereo continua ad essere percorso da piani di ristrutturazione, da perdite di posti di lavoro, da cassa integrazione e da continue richieste di taglio del costo del lavoro mentre le Aziende, Alitalia/Cai in testa, continuano a farsi beffe di qualsiasi accordo sottoscritto.
Lunedì 10 maggio SdL aveva inviato una formale diffida dal reiterare tali azioni, ma a fronte dell’ennesima ordinanza da parte del Ministro sullo sciopero del 14 maggio, SdL oltre a presentare un ricorso urgente al TAR contro l’ordinanza ministeriale che vieta lo sciopero, ha dato mandato ai propri legali di procedere con una azione nei confronti del Ministro Matteoli a tutela del diritto costituzionale dello sciopero.
Roma, 11 maggio 2010
SdL Intercategoriale
Trasporto Aereo