Ogni giorno 500 pescherecci iper tecnologici entrano nelle acque senegalesi e pescano tutto quello che trovano. Proiezione documentario-inchiesta. Baranzate, venerdì 21 maggio 2010.
Ore 20.00 – 23.00 in Via Gorizia 62.
Ogni giorno 500 pescherecci iper tecnologici entrano nelle acque senegalesi e pescano tutto quello che trovano.
Ogni giorno 15.000 piroghe in legno senegalesi escono per mare e cercano quello che rimane per sfamare 600.000 persone.
Tutto questo avviene secondo accordi tra l’Unione Europea e i paesi dell’Africa occidentale. Infatti, dopo aver svuotato il mediterraneo e il mare del nord, i pescatori europei si stanno rivolgendo alle ancora ricche acque africane per lavorare e rifornire il sempre più esigente mercato europeo.
E’ uno scontro di tecnologie ma anche di culture: gli europei si affidano a sonar ed ecoscandagli che “fotografano” il fondo marino e non lasciano scampo ai pesci. I Senegalesi si affidano ad amuleti magici, preparati da stregoni, che dovrebbero permettergli di “ipnotizzare” i pesci per catturarli… (continua).
Gli esperti dicono che tra dieci anni non ci sarà più nulla da pescare se non meduse e ci sarà un’immensa catastrofe umanitaria.
Questo documentario/inchiesta ci porta dal Senegal fino in Islanda sulle orme dell’industria della pesca moderna.