“Aspettiamo il testo definitivo, ma l’ISFOL sembra aver evitato la soppressione, mentre per il momento non è ancora chiaro il destino degli altri enti interessati dal provvedimento”.
MANOVRA: L’ISFOL È SALVO, MA LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI DELLA RICERCA CONTINUA
IN PIAZZA IL 5 GIUGNO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI USB E COBAS E POI IL 14 GIUGNO ALLO SCIOPERO GENERALE PROCLAMATO DA RdB/USB P. I.
“Aspettiamo il testo definitivo, ma l’ISFOL sembra aver evitato la soppressione, mentre per il momento non è ancora chiaro il destino degli altri enti interessati dal provvedimento”, dichiara Cristiano Fiorentini della Segreteria Nazionale di USI/RdB Ricerca. “Non è certo un caso che il primo ente ad uscire dalla lista nera sia anche l’unico ad aver avuto una reazione nelle forme di mobilitazione proporzionata all’attacco portato dal Governo. Per quanto riguarda l’ USI/RdB, dopo l’ISPRA è la seconda volta che attraverso la mobilitazione dei lavoratori ed il conflitto riusciamo a bloccare tentativi di smantellamento di enti di ricerca”.
“Purtroppo, oltre alla soppressione di alcuni piccoli enti, la manovra contiene molti altri tagli alla ricerca pubblica – evidenzia Fiorentini – da quello dei bilanci, che di fatto affosserà molti enti già in sofferenza, al taglio del 50% delle risorse per i lavoratori precari, misura che rischia di produrre licenziamenti di massa in alcuni enti. Per non parlare poi del blocco del turn-over, che impedirà l’assorbimento di tutto quel precariato al quale Brunetta ha impedito di essere stabilizzato.
“Tutto questo ci impone di continuare le mobilitazioni negli enti di ricerca e non solo – prosegue il dirigente USI/RdB – infatti l’attacco alla Ricerca Pubblica è compreso in un attacco complessivo al Pubblico Impiego. L’obiettivo dichiarato è di smantellare tutto ciò che è pubblico in nome di un modello di sviluppo che non prevede uno Stato Sociale solidaristico. Pertanto, oltre alle iniziative di settore, i lavoratori della Ricerca saranno in piazza a tutte le iniziative indette dalla nuova confederazione USB, a partire dal 5 giugno, alla manifestazione nazionale a Roma indetta da USB e Cobas, e poi il 14 giugno, allo sciopero generale del pubblico impiego proclamato da RdB-USB P.I.”, conclude Fiorentini.
Roma, 27 maggio 2010
Ufficio Stampa