Ricercatori, ingegneri, medici, amministrativi, tra questi circa 600 precari protestano per la soppressione dell’Istituto. Il personale chiede al governo delle risposte concrete per il proprio futuro lavorativo.
COMUNICATO STAMPA
ISPESL: a Roma i lavoratori occupano la sede centrale dell’Istituto
Ricercatori, ingegneri, medici, amministrativi, tra questi circa 600 precari protestano per la soppressione dell’Istituto. Il personale chiede al governo delle risposte concrete per il proprio futuro lavorativo.
È iniziata questa mattina l’occupazione della sede centrale dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL), a Roma in via Urbana 167. Tutto il personale dell’Istituto, riunito in assemblea permanente da due giorni, ha dichiarato il proprio stanziamento all’interno dell’ente. L’occupazione è in corso e continuerà nei prossimi giorni fin quando il governo non darà chiare indicazioni sul futuro dei 1200 dipendenti di cui 600 precari.
Tutto il personale sta protestando contro la soppressione dell’Istituto. La manovra finanziaria, varata il 25/05/10 dal CdM, sopprime di fatto l’ISPESL, unico centro di ricerca in Italia per la prevenzione e sicurezza del lavoro.