“Una follia. Non ci sono altri termini per definire i lavori per la pista ciclabile su viale delle Milizie che stanno contornando dei maxi cartelloni pubblicitari che vengono pericolosamente lasciati al centro del tracciato”.
LEGAMBIENTE LAZIO
Comunicato stampa
VIA I CARTELLONI DALLA CICLABILE DI VIALE DELLE MILIZIE
PERCHE’ A ROMA IMPIANTI ABUSIVI SANZIONATI RESTANO IN PIEDI?
PROSEGUE RACCOLTA FIRME PER DELIBERA POPOLARE
“Una follia. Non ci sono altri termini per definire i lavori per la pista ciclabile su viale delle Milizie che stanno contornando dei maxi cartelloni pubblicitari che vengono pericolosamente lasciati al centro del tracciato. Quei cartelloni devono essere rimossi immediatamente per garantire la piena sicurezza dei ciclisti e la dignità della pista. Non è possibile tollerare oltre l’arroganza invasiva e deturpante della lobby della pubblicità che gode del silenzio-assenso del Comune”. Lo afferma il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, rilanciando la denuncia delle associazioni dei ciclisti romani sul caso di viale delle Milizie.
“Nelle scorse settimane l’assessore Bordoni aveva riconosciuto l’illegalità di diversi impianti installati sulle strade romane, assicurando che erano già stati sanzionati: peccato che tutti quegli impianti siano ancora al loro posto e stiano fruttando un mare di soldi –aggiunge Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio- Invitiamo nuovamente tutti i romani a firmare la proposta di delibera di iniziativa popolare contro ‘cartellone selvaggio’ promossa da Cittadinanzattiva, dalla Rete di Mutuo Soccorso e da diversi altri comitati e associazioni romani, alla quale Legambiente ha aderito. I regolamenti comunali parlano chiaro, ma gli ultimi atti del Campidoglio hanno provocato una vera e propria ‘deregulation’ nel settore: una sorta di condono che ha portato all’invasione dei cartelloni. Il fenomeno va bloccato, è una battaglia di civiltà e legalità prima ancora che una scelta necessaria per la tutela del decoro e delle bellezze paesaggistiche e artistiche di Roma”.
Roma, 9 giugno 2010
Ufficio stampa Legambiente Lazio