A 350 milioni di donne nel mondo viene negata la possibilita’ di esercitare i propri diritti sessuali e riproduttivi. I risultati? E’ a rischio la loro salute ma non solo, anche il benessere e l’autonomia.
COMUNICATO STAMPA
Appello di 5 onlus italiane al Presidente Berlusconi da domani in Canada per il G8
DIRITTI RIPRODUTTIVI A RISCHIO PER 350 MILIONI DI DONNE NEL MONDO
‘RIDURRE LA MORTALITA’ MATERNA DIVENTI UNA PRIORITA’ PER I GOVERNI’
AIDOS, Amnesty International, Partnership for Maternal, Newborn and Child
Health, Save the Children e SIGO: ‘La pianificazione familiare e’
essenziale per il benessere e l’emancipazione femminili
Roma, 24 giugno 2010 – A 350 milioni di donne nel mondo viene negata la
possibilita’ di esercitare i propri diritti sessuali e riproduttivi. I
risultati? E’ a rischio la loro salute ma non solo, anche il benessere e
l’autonomia. Il livello di allerta e’ alto, si stima che le complicazioni
legate alla gravidanza costino la vita ogni anno a circa 350.000 donne e
che 14 milioni di adolescenti partoriscano ogni anno, il 90% nei paesi in
via di sviluppo. Per loro il rischio di decesso e’ doppio rispetto alle
adulte. La soluzione esiste: ‘serve un impegno condiviso da parte dei
singoli Stati per creare servizi di pianificazione familiare di qualita’,
economicamente sostenibili, accettabili e accessibili a tutti coloro che
li necessitano e li desiderano’. Lo affermano cinque fra le piu’
autorevoli associazioni italiane che chiedono al Presidente Berlusconi, in
partenza per il G8 di Huntsville, di farsi portavoce perche’ ‘la riduzione
della mortalita’ materno infantile diventi una priorita’ per i governi’.
Firmatari dell’appello sono AIDOS, Amnesty International, Partnership for
Maternal, Newborn and Child Health, Save the Children e la Societa’
Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO). La lettera, indirizzata anche
al Ministro degli Esteri, on. Franco Frattini, sottolinea come l’obiettivo
di sviluppo del millennio sulla salute materna (Osm 5) rimanga il piu’
sottovalutato. ‘L’accesso universale a informazioni e servizi completi
sulla salute sessuale e riproduttiva e’ fondamentale – dicono le
associazioni -. Un approccio globale, che comprenda l’accesso alla
pianificazione familiare e alla contraccezione e’ quindi cruciale per
affrontare il problema della mortalita’ e della morbilita’ materne. In
questo contesto – aggiungono – sollecitiamo il Governo italiano e tutti
gli stati membri del G8 a includere la pianificazione familiare e la
contraccezione nell’ordine del giorno del Vertice che iniziera’ domani’.
In occasione del recente Forum economico mondiale di Davos, il Governo del
Canada ha infatti annunciato che vi sara’ un punto in discussione relativo
alla salute materno-infantile. Ma non e’ stato ancora chiarito se si
affrontera’ anche nello specifico il tema della pianificazione familiare.
Intermedia
Ufficio stampa SIGO