Comunicato n° 11/2010 del 11 Settembre 2010 – Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio.
Avete già confermato la Vostra presenza all’Assemblea nazionale del Movimento Stop al Consumo di Territorio di Sarzana (La Spezia), Sabato 18 e Domenica 19 Settembre ?
(Inviate mail di conferma a info@stopalconsumoditerritorio.it per agevolare la programmazione delle due giornate, grazie)
INVITO ALLA PARTECIPAZIONE E RICHIESTA DI FAR CIRCOLARE IL PRESENTE COMUNICATO
Ventuno mesi fa nascevano spontaneamente la Campagna ed il Movimento nazionale per lo “Stop al Consumo di Territorio”, sotto la spinta di un gruppo promotore eterogeneo e molto determinato e dell’esperienza in corso del primo “piano regolatore comunale a crescita zero” attuata dal municipio milanese di Cassinetta di Lugagnano.
Oggi, il manifesto nazionale di Stop al Consumo di Territorio – visibile su web e nella causa e gruppo ospitate dal social network Facebook – risulta essere già stato sottoscritto da quasi 20.000 donne e uomini a titolo individuale, dalle molte migliaia di iscritti a ciascuna delle oltre 200 organizzazioni aderenti a titolo collettivo, senza contare le altre migliaia di persone che hanno siglato l’impegno a fermare il consumo di suolo nel nostro paese attraverso centinaia di banchetti di raccolta firme animati in ogni luogo della nostra penisola.
Dati decisamente di rilievo per un Movimento che nel Gennaio 2009, alla sua prima assemblea nazionale, decise di agire e decise di farlo coinvolgendo in prima persona persone ed organizzazioni in ciascun territorio, tanto da scegliere la più difficile delle strade per affermare un’idea così “forte” come quella di arrestare l’avanzare di cemento ed asfalto e sottoporre i piani regolatori di ciascun Comune d’Italia ad un preventivo censimento del patrimonio edilizio esistente, mettendo in luce il numero reale di abitazioni, caseggiati, capannoni costruiti e non abitati/utilizzati: quella di non costituirsi in modo formale, di restare una “Rete”, di non eleggere rappresentanti, di non dotarsi di un fondo economico.
I risultati fin qui ottenuti, spingono il Movimento a segnare un secondo momento di verifica del proprio operare, tornando a riunire “fisicamente” le proprie anime attraverso il suo secondo incontro nazionale. Sarà la città di Sarzana (La Spezia) ad accogliere le centinaia di aderenti al Movimento (“semplici” attivisti, ma anche urbanisti, architetti, giornalisti, amministratori pubblici, esponenti di punta del Volontariato e dell’ambientalismo nazionale) durante una “due giorni” che si preannuncia come evento di rilievo per la profondità delle proposte che già si annunciano attraverso il suo programma.
La scelta di animare l’assemblea nazionale a Sarzana non è casuale: qui è nato da pochi mesi uno dei “nodi locali” del Movimento Stop al Consumo di Territorio per rispondere con vigore al progetto di variante al Piano del Parco di Montemarcello Magra, tassello indispensabile per favorire il contestato “Progetto Marinella”, ovvero una “colata” di cemento pari a 86.700 metri quadrati di nuova edificazione.
L’incontro nazionale sarà ospitato dalla coinvolgente cornice della Fortezza Firmafede/Cittadella, nelle giornate di Sabato 18 e Domenica 19 Settembre, alternando momenti di riflessione sulle molteplici attività del Movimento Stop al Consumo di Territorio, proposte per lo sviluppo della sua campagna nazionale (i cui contenuti sono entrati ormai nell’agenda delle priorità di qualunque amministrazione pubblica), incontri/dibattiti tematici, laboratori pratici, proiezioni, spettacoli teatrali. Questo, in estrema sintesi, il programma:
SABATO 18 Settembre
ore 11/13: Laboratori specifici (30 minuti cad.):
1. Come si misura il consumo di territorio con Google Maps, interattivo (Marco Pagani)
2. Come calcolare l’ “impronta alimentare”, cioè l’estensione di terreno agricolo necessario ai nostri attuali consumi (Marco Pagani)
3. Questione demografica e consumo di territorio (Rientrodolce)
4. L’importanza dei paesaggi da un punto di vista psicologico (Antoine Fratini)
ore 14/17,30: Plenaria
Senza interventi preordinati, tranne breve introduzione a cura di Domenico Finiguerra, Gino Scarsi e/o Alessandro Mortarino. Ci si iscrive a parlare al momento, come a Cassinetta di Lugagnano nel Gennaio 2009. I “nomi illustri” ci aiutano a facilitare i lavori ed assumere decisioni operative.
ore 17,30/19,30: Miglioramenti organizzativi Movimento Stop al Consumo di Territorio:
1. Comunicazione
2. Campagne Locali
3. Mappe
ore 21/24: Proiezioni documentari (“Il suolo minacciato” di Nicola Dall’Olio, “A Nord Est” di Milo Adami e Luca Scivoletto e “Camminamare Liguria” di Riccardo Carnovalini e Elisa Nicoli) + Spettacoli teatrali/lezioni artistiche per le vie di Sarzana (Teatro e Natura/Lorenza Zambon) + dibattito con gli autori de “La Colata” Marco Preve e Ferruccio Sansa.
DOMENICA 19 Settembre
ore 9/11: Argomenti tematici:
1. Energie Rinnovabili (Fotovoltaico a terra + Eolico)
2. Crescita verticale delle città (grattacieli, torri ecc.)
3. Capannoni agricoli
ore 11/14: plenaria e decisioni
A seguire:
1. Liguria e Toscana: Sguardo sulle realtà ambientali e paesaggistiche di due Regioni confinanti. Obiettivo sulla Lunigiana Storica
(incontro fra Comitati, Associazioni, Movimenti di Liguria e Toscana, della provincia della Spezia e di Massa Carrara).
2. Spazi liberi
Il Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio, nato nel Dicembre 2008, è una Rete a cui aderiscono attualmente circa 20.000 cittadine e cittadini a titolo individuale ed oltre 200 tra Associazioni e Comitati organizzati (tra cui le principali organizzazioni ambientaliste italiane) che moltiplicano la quota degli aderenti al Movimento in funzione dei loro innumerevoli iscritti.
Nel Novembre dello scorso anno, il Movimento ha inoltre lanciato una specifica campagna nazionale per arginare l’espandersi incontrollato dei cosiddetti “campi fotovoltaici” su terreni liberi/agricoli, indicando come giusta alternativa quella di utilizzare per tali impianti i milioni di tetti di abitazioni e capannoni già edificati, nonché gli edifici pubblici e i parcheggi.
Quello del consumo di suolo/territorio è un problema su cui da anni si sono pronunciati numerosi scienziati e ricercatori, ma in Italia il tema è stato sempre considerato prettamente come un elemento di tipo “estetico” e per questo, dunque, non emergenziale.
La campagna nazionale per lo “Stop al Consumo di Territorio” si è invece concentrata sugli aspetti più concreti della materia in questione ponendo alcune basi di riferimento attraverso sei “perché ?”:
1. Perché il suolo ancora non cementificato non sia più utilizzato come “moneta corrente” per i bilanci comunali.
2. Perché si cambi strategia nella politica urbanistica: con l’attuale trend, in meno di 50 anni buona parte delle zone del Paese rimaste naturali saranno completamente urbanizzate e conurbate.
3. Perché occorre ripristinare un corretto equilibrio tra Uomo ed Ambiente sia dal punto di vista della sostenibilità (impronta ecologica) e sia dal punto di vista paesaggistico.
4. Perché il suolo di una comunità è una risorsa insostituibile in quanto il terreno e le piante che vi crescono catturano l’anidride carbonica, per il drenaggio delle acque, per la frescura che rilascia d’estate, per le coltivazioni, ecc.
5. Per senso di responsabilità verso le future generazioni.
6. Per offrire a cittadini, legislatori ed amministratori una traccia su cui lavorare insieme e rendere evidente una via alternativa all’attuale modello di società.
Tutti gli aderenti al Movimento nazionale, firmando il manifesto nazionale, si sono impegnati a richiedere una moratoria generale ai piani regolatori e delle lottizzazioni, in attesa che ciascun Comune sviluppi una precisa “mappatura” di case sfitte e capannoni vuoti e pertanto hanno formulato una precisa sollecitazione: che si blocchi il consumo di suolo e si costruisca esclusivamente su aree già urbanizzate, salvaguardando il patrimonio storico del Paese.
Additando, nel contempo, ad esempio l’esperienza del Comune milanese di Cassinetta di Lugagnano, Comune che possiede la caratteristica di essere attualmente l’unico (ma sarebbe meglio dire: il primo …) municipio d’Italia dotatosi di un Piano Regolatore a “crescita zero”. Una decisione, importante e da imitare, che deriva da una condivisa visione di amministratori, tecnici e “semplici” cittadini e frutto di un lungo percorso di analisi e discussione partecipata, che ha portato l’intera comunità locale a scegliere collettivamente di azzerare la disponibilità comunale ad ospitare nuove edificazioni e di dirigere in alternativa ogni sforzo al recupero del patrimonio già esistente: residenziale, produttivo, commerciale.
Maggiori informazioni su http://www.stopalconsumoditerritorio.it
Per ogni informazione “logistica”(per raggiungere Sarzana, soggiornare, turismo ecc.):
http://www.stopalconsumoditerritoriolaspezia.org/
Per comodità, ecco qualche anticipazione:
Per dormire:
http://www.comune.sarzana.org/citta/Turismo/Strutture_ricettive/Alberghi.htm
http://www.comune.sarzana.org/citta/turismo/strutture_ricettive/Agriturismi.htm
http://www.comune.sarzana.org/citta/turismo/strutture_ricettive/RTA.htm
http://www.comune.sarzana.org/citta/turismo/strutture_ricettive/Bed_breakfast.htm
http://www.castelnuovomagra.com/dove-dormire.html
Per arrivare a Sarzana:
COLLEGAMENTI AUTOSTRADALI
Autostrada A12: Genova – Livorno, uscita Sarzana
Autostrada A15: La Spezia – Parma, uscita Sarzana
oppure Santo Stefano-La Spezia e percorrere la statale della Cisa
COLLEGAMENTI STRADALI
S.S. n. 1 Aurelia
S.S. n. 62 del Passo della Cisa
S.S. n. 63 del Passo del Cerreto
COLLEGAMENTI FERROVIARI
Stazione F.S. della Spezia
Stazione F.S. di Sarzana
TRASPORTI LOCALI
Sarzana è raggiungibile tramite servizi di linea (diretti o in coincidenza) dalle stazioni ferroviarie della Spezia centrale, Santo Stefano
Magra
Azienda Consortile ATC: tel. 0187 522511 – 800322322
AEROPORTI
Gli aeroporti più vicini a Sarzana sono:
gli aeroporti di Pisa (Galileo Galilei – 40 minuti in macchina)
e di Genova (Cristoforo Colombo 1 ora in macchina)
dai quali si può raggiungere Sarzana percorrendo l’A12.
SERVIZIO TAXI
Sarzana tel. 0187 620046 0187 627777
La Spezia radio taxi tel. 0187 523523