Scandalo “botticelle” (Roma): stangata da 550 euro

La LAV chiede a Sindaco Alemanno, Assessori Marchi e De Lillo di far rispettare le norme in materia di benessere animale, adempimenti fiscali e codice della strada. Ma soluzione è abolizione del servizio.

 

Comunicato stampa LAV 4 ottobre 2010

 

Scandalo “botticelle” (Roma): stangata da 550 euro

La LAV chiede a Sindaco Alemanno, Assessori Marchi e De Lillo di far rispettare le norme in materia di benessere animale, adempimenti fiscali e codice della strada. Ma soluzione è abolizione del servizio

 

La LAV chiede al Sindaco Alemanno e agli Assessori Marchi e De Lillo di far rispettare ai vetturini delle botticelle romane le normative vigenti sia in materia di benessere degli animali, sia di adempimenti fiscali che del codice della strada.”Fare affari d’oro e probabilmente in ‘nero’sulla pelle dei cavalli e dei turisti, è semplicemente una vergogna per la Capitale”, dichiara la LAV a commento della notizia di una tariffa di ben 600 euro, poi scontata a 550 euro, che sarebbe stata “estorta” da un vetturino a due finti turisti spagnoli inviati nel centro storico di Roma, con telecamera nascosta, dalla redazione “Le Iene” (Italia 1). Il reportage su questa “stangata” andrà in onda mercoledì 6 ottobre, ma la notizia già oggi occupa la cronaca di Roma dei principali quotidiani.

 

Le criticità di questo servizio di trasporto e della sua discussa regolamentazione sono numerose e da anni sono segnalate dalla LAV: riguardano anche i numerosi incidenti che hanno coinvolto i cavalli, perfino con epilogo mortale, le violazioni del Regolamento comunale per la tutela degli animali da parte dei vetturini, i cavalli costretti a correre su asfalto e san pietrini e nel traffico congestionato del centro storico, l’assenza di soluzioni per la struttura attualmente utilizzata abusivamente come stallaggio dei cavalli delle botticelle, e, naturalmente, anche l’assenza di un tariffario esposto e aggiornato in sostituzione del vecchio tariffario in lire.

 

“Accertamenti fiscali su questa attività sono quanto mai d’obbligo, ma se l’Amministrazione di Roma non è in grado di garantire, presto e bene, soluzioni a questi problemi oggettivi segnalati da lungo tempo, allora prenda atto della necessità, avanzata da sempre dalla LAV, di abolire questo servizio riconvertendo l’attività dei vetturini”, prosegue la LAV.

 

“Le soluzioni a questo problema non sono più rinviabili – sottolinea la LAV – l’Assessore Marchi cominci con il comunicare qual è il numero della botticella che non vedremo circolare in seguito alla sospensione cautelare (in attesa dell’esito del giudizio penale) della licenza al vetturino che il mese scorso avrebbe aggredito una ragazza: un episodio gravissimo.”

 

Si ricorda, inoltre, che nei mesi scorsi la LAV insieme ad altre associazioni ha consegnato all’Amministrazione comunale migliaia di firme a conferma della volontà popolare di abolire le anacronistiche botticelle di Roma.

 

4 ottobre 2010

www.lav.it

LAV Roma www.lav-roma.it

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