I docenti e i genitori del VII Circolo didattico Montessori di Roma annunciano azioni di mobilitazione per evidenziare come si stiano facendo sentire presantemente gli effetti dei tagli della “riforma” Gelmini-Tremonti.
Comunicato stampa
Metodo Montessori o parcheggio per bambini?
Roma, 14 ottobre 2010
I docenti e i genitori del VII Circolo didattico Montessori di Roma (Via di Santa Maria Goretti-Villa Paganini-Via dei Marsi), riuniti in assemblea straordinaria, annunciano azioni di mobilitazione per evidenziare come si stiano facendo sentire presantemente gli effetti dei tagli della “riforma” Gelmini-Tremonti. Lo storico Circolo montessoriano della Capitale lancia un forte grido d’allarme, perché le riduzioni di organico e di risorse stanno già mettendo a rischio la specificità di scuola di metodo, svuotando il significato del tempo pieno e aggredendo pilastri formativi come le contemporaneità dei docenti, l’integrazione scolastica e l’ampliamento dell’offerta rispetto ai programmi ministeriali (comprese le uscite e i campi scuola).
Per questo l’assemblea straordinaria del VII Circolo Montessori di Roma ha deciso di organizzare a breve (si è proposto tra il 25 e il 29 ottobre) una settimana di “Sciopero bianco”, senza interrompere il normale orario di scuola, ma con la partecipazione attiva dei genitori nell’assicurare i servizi di vigilanza ai piani, di pulizia dei locali e di svolgimento di attività didattiche alternative durante la giornata. Sarà poi rilanciato il coordinamento con altre scuole per far ripartire la mobilitazione a livello cittadino, verranno costituiti gruppi tematici genitori-docenti per approfondire la situazione e si studierà la predisposizione di un’azione colllettiva in sede giudiziaria tra familiari dei bambini con disabilità.
Quello che segue è un documento di rilflessione elaborato per l’assemblea che spiega nel dettaglio l’organizzazione montessoriana e gli effetti della “riforma” Gelmini
La proposta metodologica della scuola si basa sull’educazione all’autonomia, sull’aiutare a far da soli. Pertanto è necessario che sia garantita un’attenzione specifica per ogni studente, nel pieno rispetto delle capacità e dei tempi di apprendimento. La formula del tempo pieno, proposta didattica di 8 ore di scuola, comprendente anche il tempo del pranzo, occasione educativa fondamentale nel metodo Montessori, implica spazi adeguati, classi di studenti non numerosi, due insegnanti in contemporaneità, collaboratori scolastici in numero sufficiente a garantire una possibilità di movimento autonomo degli studenti per lo studio e per un’applicazione concreta individuale della proposta di vita quotidiana insita nel metodo Montessori, a partire dalla Casa dei bambini.
Grazie a questa organizzazione, anche le famiglie con bambini diversamente abili e con situazioni di particolare disagio hanno trovato un clima e un ambiente estremamente favorevole per la loro crescita. Lo testimonia anche il racconto di molti che non conoscendo né il metodo né la scuola, sono stati invitati dal Servizio Sanitario Nazionale a rivolgersi al VII Circolo Montessori.
Nella scuola oggi, tra gli aventi diagnosi riconosciuta ai sensi della legge 104/92, sono presenti 9 bambini nelle 13 sezioni della CdB e 24 bambini nelle 26 classi della scuola elementare. Ad essi si aggiungono molti studenti che ricevono una qualche forma di terapia di sostegno pur non avendo più un riconoscimento formale da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Infine sono presenti 38 bambini di provenienza diversa da quella nazionale, con difficoltà e necessità diverse.
Nel corso di questi anni, come ogni scuola statale italiana, il VII Circolo Statale Montessori ha risentito dei profondi ridimensionamenti economici operati dai Governi nazionali.
In particolare ha visto ridurre fino ad annullarsi in questi ultimi due anni il giù esiguo fondo per il funzionamento didattico. Grazie alla scelta di operare in regime di autogestione per la refezione scolastica, si è ovviato con le risorse economiche maturate per le assenze giornaliere degli studenti a fronte dei pagamenti anticipati che le famiglie hanno garantito, i cosiddetti RESIDUI MENSA, pur tra un certo livello di morosità, oggi di molto ridotto, grazie all’impegno della Dirigente Scolastica e del Consiglio di Circolo. Con tali fondi si è assicurata la proposta formativa caratterizzante la scuola, alla base della scelta di molte famiglie, spesso non residenti nel territorio.
Fermo restando il fondo per il pagamento degli stipendi, sono state di molto ridotte le risorse per le supplenze. La scuola ha un tasso di assenteismo estremamente controllato, ma essendo un istituto di grosse dimensioni, ha statisticamente un numero elevato di assenze giornaliere.
A queste risorse, si aggiunge il forte ridimensionamento del fondo integrativo per la contrattazione sindacale, utile anche per riconoscere i meriti di singoli docenti e di particolari situazioni.
Sono stati ridotti i collaboratori scolastici, che hanno il compito di sorveglianza e di sostegno ai docenti negli spazi fuori delle classi. Presso il plesso di S.Maria Goretti due piani su 5 sono scoperti, a Villa Paganini un solo collaboratore per 5 padiglioni.
L’affidamento della pulizia è da anni assegnato a società indicate dal Ministero e dall’Ente locale, in forma di subappalto. Sebbene la contrattazione sia lasciata all’autonomia della scuola, le condizioni imposte, comprese le penali in caso di inadempienze insignificanti, mettono la scuola nelle condizioni limite di rivolgersi al Servizio Sanitario Nazionale per la chiusura dei locali.
La manutenzione ordinaria da anni non viene garantita dal Municipio Roma 2, se non attraverso soluzioni abboracciate. È sufficiente ispezionare lo stato fatiscente dei servizi igienici o lo stato delle palestre.
Le barriere architettoniche impediscono un libero movimento degli studenti e del personale della scuola, in particolare nel plesso di Santa Maria Goretti. 5 piani di scale. Da poco tempo, grazie a un intervento del Comune di Roma di manutenzione straordinaria di ristrutturazione di un ampio locale sotterraneo della scuola, si è potuto ovviare ai tre gradini di entrata con uno scivolo esterno. La mancanza di sorveglianza in assenza di un numero sufficiente di collaboratori scolastici costringe il DS a tenere ostruito il varco all’orario di uscita, rendendo inutile l’intervento eseguito.
Aumentati i bambini per classe, abrogato il limite numerico nel caso di studenti disabili, la didattica Montessori non può essere svolta con quel rigore richiesto per una scuola di metodo. Il dopo pranzo e il tempo pomeridiano sono per lo più utilizzati per la vita quotidiana che non per la didattica, specie nel caso della Casa dei Bambini e dei primi due anni di scuola elementare.
La scuola si trova seriamente in difficoltà per non aver non solo ricevuto quanto avrebbe dovuto avere dal ministero in fatto di fondi per le supplenze a breve termine, ma ha già speso quanto ricevuto, per la prima tranche avuta all’inizio dell’anno solare, avendo il Ministero disatteso in seguito le promesse fatte riguardo ai crediti pregressi. Questo comporta ogni giorno lo smistamento dei bambini nelle classi: suddivisi in gruppi con le attenzioni indicate dal Collegio dei docenti, essi sono inseriti in altre classi, perdendo ogni obiettivo di tipo didattico. A questo si aggiunge il caso dei bambini con disabilità o esigenze particolari, le cui specificità non possono essere conosciute nel merito dai docenti accoglienti. Questa soluzione ha ovviato fino ad oggi l’attacco all’organizzazione tipica delle scuole a tempo pieno con il superamento delle contemporaneità del corpo insegnante per classe, voluto dal Ministro della Pubblica Istruzione. Nel caso non vi siano altre soluzioni, ciò comporterà a breve per questa scuola l’impossibilità di programmare in modo adeguato e condiviso le attività della classe, l’impossibilità di eseguire le Uscite e i Campi scuola previsti dal Piano di Offerta Formativa e tipiche di questa scuola, offerte di tipo culturale, non solo di semplice didattica, ed educative, prevedendo un progressivo maggiore impegno di pernotti fuori casa con l’avanzare dell’età dei bambini.
Il servizio di integrazione scolastica previsto dalle normative vigenti è seriamente messo in discussione, per il taglio degli organici e delle ore previste dal sostegno ministeriale e dalle condizioni estremamente precarie garantite dal Comune per l’assistenza educativa all’autonomia. Non si garantisce più l’attenzione per le singole necessità specifiche di ogni bambino disabile nell’integrazione della propria classe, bensì si è costretti, da anni, quest’anno in modo particolare, ad attuare delle scelte di compromesso al ribasso, con estrema difficoltà per gli studenti di vivere in pienezza il diritto allo studio sancito dalla Costituzione e per il corpo docente di espletare il proprio servizio di insegnamento con rigore e attenzione alle indicazioni specifiche che il metodo Montessori richiede. Per decisione ministeriale a bambini con autismo sono dimezzate le ore previste. Nella scuola bambini con 17 ore di sostegno lo scorso anno, si vedono ridotte le ore a 12, altri con ulteriori forti riduzioni.
Docenti e genitori del VII Circolo Montessori di Roma
Santa Maria Goretti-Villa Paganini-Via dei Marsi