LAV, OIPA, No alla caccia e AVA rinnovano al Sindaco Alemanno la richiesta di disposizioni risolutive in tema di tutela del benessere degli animali, di sicurezza stradale, di legalità e di immagine turistica della città di Roma.
17. 10. 2010
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO LAV – OIPA – NO ALLA CACCIA – AVA
In seguito agli ultimi gravissimi episodi che hanno evidenziato la totale assenza di regole del servizio delle “botticelle” le associazioni LAV, OIPA, NO ALLA CACCIA e AVA rinnovano al Sindaco Alemanno la richiesta di disposizioni risolutive in tema di tutela del benessere degli animali, di sicurezza stradale, di legalità e di immagine turistica della città di Roma.
Le associazioni chiedono cosa ne sia stato dell’impegno preso un anno fa dall’Assessore De Lillo per dare avvio al progetto delle “botticelle elettriche” e ribadiscono l’urgenza di procedere alla sostituzione definitiva e obbligatoria di tutte le attuali botticelle a trazione animale con carrozze a trazione elettrica, nonché l’attuazione di un programma di ricovero dei 90 cavalli presso strutture idonee che possano garantire un’adeguata pensione a questi animali.
Le associazioni chiedono infine chiarimenti in merito al diniego dell’assessore De Lillo a ricevere una delegazione per la consegna ufficiale delle oltre 5.000 firme raccolte per l’abolizione del servizio delle botticelle.
E’ trascorso un anno da quando, nell’ottobre 2009, il Comune approvava con una Memoria di Giunta, nel bilancio di competenza del Dipartimento X, 547.500 euro per la realizzazione di una prima flotta di 10 “botticelle elettriche”, omologate e funzionanti su strada. Ad oggi non solo non vi è traccia delle annunciate carrozze elettriche ma il servizio delle botticelle ha continuato a operare nella totale illegalità, senza un prezziario né ricevute fiscali, vittime i turisti che si sono visti costretti a pagare – come evidenziato anche dal recente servizio de Le Iene – centinaia di euro per una sola ora di passeggiata.
Le associazioni LAV, OIPA, NO ALLA CACCIA e AVA evidenziano che anche qualora il prototipo elettrico di botticella romana fosse realizzato, esso, così come ribadito esplicitamente dall’assessore De Lillo, affiancherà e non sostituirà la botticella classica. Se l’utilizzo della botticella elettrica sarà prospettato solo come facoltà e su richiesta dei vetturini, nessuno dei diretti interessati abbandonerà mai il cavallo. Questa poca fermezza dell’Amministrazione nel procedere alla risoluzione del problema determinerà dunque un vergognoso spreco di risorse: le botticelle elettriche rischierebbero di rimanere parcheggiate in un angolo, inutilizzate.
Le associazioni denunciano che nulla è migliorato nemmeno sul fronte sul fronte delle infrazioni al Codice della Strada e al Regolamento comunale sulla Tutela degli Animali, in vigore dal 2005, complici l’assenza o la frequente distrazione dei vigili preposti ai controlli. Le botticelle operano in un’area circoscritta, centralissima, e per questo già presidiata dalla Polizia Municipale. Eppure, troppo spesso, nell’ultimo anno sono stati i semplici cittadini, tra cui anche i volontari delle suddette associazioni, a segnalare infrazioni a dir poco eclatanti. Le poche misure introdotte, benché ovviamente positive, non rappresentano di certo un passo avanti per la liberazione dei cavalli dalle carrozze e per l’evoluzione del servizio verso forme di turismo più sostenibili e rispettose degli animali.
Nuove stalle a Villa Borghese, autombulanza, qualche strada vietata, infine il prezziario e il tassametro recentemente annunciati (ma non deliberati) dall’Assessore Marchi sono tutti palliativi che non risolvono il problema e confermano anzi l’intenzione dell’Amministrazione comunale di voler mantenere ancora a lungo un’attrazione turistica del tutto incompatibile con le attuali condizioni di traffico cittadino.
LAV, OIPA, NO ALLA CACCIA e AVA ritengono urgente e improcrastinabile affrontare in modo concreto il problema delle botticelle attraverso il passaggio obbligatorio alla carrozza elettrica e un programma che preveda il ricovero dei cavalli in strutture atte ad assicurarne il benessere ed il meritato pensionamento, dopo una faticosa vita di lavoro, per il quale, si ricorda, le stesse hanno più volte segnalato strutture disposte ad accogliere gli animali.
LAV, OIPA, NO ALLA CACCIA e AVA rivolgono nuovamente un accorato appello al Sindaco e ai suoi Assessori De Lillo e Marchi affinché tengano conto, se non delle ragioni dei cavalli, almeno di quelle delle migliaia di persone, romani e turisti, che hanno sottoscritto la petizione congiunta di 14 associazioni.
Si chiedono in particolare per quale motivo l’assessore De Lillo, nonostante il problema sia di evidente gravità e sempre più all’attenzione dei media nazionali, non abbia acconsentito (come da lettera allegata) a ricevere una delegazione per la consegna ufficiale delle firme raccolte, come richiesto dalle associazioni promotrici.
Le suddette associazioni confidano in un ripensamento dell’Assessore De Lillo e in un atteggiamento più collaborativo dell’amministrazione, che dovrebbe dimostrare maggior rispetto e attenzione nei confronti di una richiesta, lecita ed espressa in maniera civile e pacifica, dei cittadini romani.
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