Proroga di una cassa integrazione non concordata con i rappresentanti sindacali e a cui l’INPS non ha mai dato risposta.
Gruppo Edile Caronno: cassa integrazione via sms
Proroga di una cassa integrazione non concordata con i rappresentanti sindacali e a cui l’INPS non ha mai dato risposta. Trifiletti, CUB: “Le 52 settimane della cigo stanno per scadere, i lavoratori chiedono chiarezza”.
4 novembre 2010. Proroga della cassa integrazione via sms. E’ questa la comunicazione ricevuta dai lavoratori del Gruppo Edile Caronno di Vimercate, che a sua volta raggruppa due aziende del settore con un totale di circa una sessantina di lavoratori.
Interessati al provvedimento, che prosegue dal settembre del 2009, una quarantina fra carpentieri e autisti, mentre gli altri lavoratori, impiegati, tecnici e amministrativi, non sono stati finora toccati.
“La particolarità della situazione, al di là di come sono state comunicate le cose, sta nel fatto che a seguito di un incontro con i vertici dell’azienda, risalente a ottobre, abbiamo scoperto che la cassa integrazione è stata promulgata senza alcun accordo sindacale, con cifre al di sotto delle quote previste” commenta Guido Trifiletti della CUB.
E a suffragare le affermazioni del sindacalista risulta che l’istituto previdenziale non ha fino a ora risposto alla pur irrituale richiesta di cigo entro i 90 giorni previsti dalla procedura, come ha scoperto in un recente incontro con i vertici dell’azienda.
“Se da una a parte l’azienda ha anche minacciato il licenziamento collettivo di tutti i lavoratori entro novembre, è pur vero che il comportamento negligente dell’INPS è al di là di ogni possibile qualificazione” aggiunge Trifiletti.
“A metà ottobre sono stati bloccati gli anticipi della cassa integrazione, che a questo punto finora sembra essere stata anticipata dall’azienda stessa, ed sms a parte, fatto che si commenta da solo, tra le altre cose, facendo i conti della serva, ormai manca poco allo scadere delle 52 settimane di cassa integrazione”.
“I lavoratori chiedono, e pretendono, chiarezza a partire dall’indennità di cassa integrazione, e soprattutto rispetto alle loro prospettive occupazionali” conclude il sindacalista CUB.
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Confederazione Unitaria di Base