Solo nei mesi di novembre e dicembre circa 200 precari non avranno il rinnovo del contratto di lavoro e altre decine ne seguiranno nel corso del 2011.
Teatro Dell’Opera di Roma: USB denuncia i licenziamenti silenziosi di centinaia di precari per l’effetto devastante del Decreto Bondi.
Solo nei mesi di novembre e dicembre circa 200 precari non avranno il rinnovo del contratto di lavoro e altre decine ne seguiranno nel corso del 2011.
E’ una agonia senza appello che porterà alla morte professionale artisti, tecnici e maestranze, tutti precari storici che erano impiegati nel Teatro da anni, in alcuni casi decenni, in maniera continuativa. E questo è solo il primo e non ultimo degli effetti devastanti del Decreto Bondi in quanto, senza più questi professionisti dello spettacolo in parte ormai disoccupati, non potrà essere garantita la continuazione della produzione delle rappresentazioni ed a breve metterà in pericolo la sopravvivenza del Teatro stesso -è quanto denuncia l’USB del Teatro dell’Opera di Roma-
Il fatto più rilevante è che il Decreto è stato convertito in legge a metà anno a programmazione già avviata e contratti di lavoro già in essere, ed anche l’Amministrazione più virtuosa non avrebbe modo di salvaguardare la forza lavoro necessaria alla produzione; ed è preoccupante – prosegue l’USB del Teatro- che tutto ciò sta passando sotto il silenzio assordante dei sindacati concertativi e soprattutto del Sindaco di Roma e Presidente del Teatro On. Alemanno che, nei mesi scorsi, aveva promesso un rilancio del Teatro dell’Opera ed il mantenimento dei livelli occupazionali.
Ora questi lavoratori con contratto scaduto si aspettano che l’On. Alemanno intervenga presso il Ministro ed il Governo per condividere le soluzioni che permetterebbero di avviare un percorso a salvaguardia dei posti di lavoro, anche se USB è fermamente convinta che solo l’abrogazione della legge possa riportare la situazione alla normalità.
USB del Teatro dell’Opera di Roma, da sempre attenta ai problemi dei colleghi precari e delle loro famiglie, denuncerà questo ennesimo attacco alla cultura ed ai lavoratori in una assemblea pubblica Martedì 9 novembre alle ore 15 in Piazza Beniamino Gigli (fronte Teatro dell’Opera) e alla quale è stato invitato l’On. Alemanno.
L’iniziativa è stata organizzata in piazza all’aperto a causa della negazione da parte della Direzione della Fondazione di una sala interna al Teatro, nonostante che la tragicità del momento avrebbe richiesto una sensibilità diversa verso i lavoratori colpiti da questa immensa sciagura – conclude l’USB-.