“In Italia sfratti in aumento”

L’Unione Inquilini ha elaborato l’andamento delle sentenze di sfratto in Italia negli ultimi anni. I dati non lasciano dubbi: gli sfratti in Italia sono in aumento.

 

COMUNICATO STAMPA

 

MUTUI/SFRATTI; “Famiglie in crisi e casa: oltre i pignoramenti per i mutui, c’è un altra emergenza sociale, l’esplosione degli sfratti per morosità. Servono il blocco per un anno di tutti gli sfratti, anche quelli per la morosità incolpevole e un fondo per aiutare la contrattazione di nuovi affitti.”

Dichiarazione di Walter De Cesaris, segretario nazionale dell’Unione Inquilini

 

“L’Unione Inquilini ha elaborato l’andamento delle sentenze di sfratto in Italia negli ultimi anni. I dati non lasciano dubbi: gli sfratti in Italia sono in aumento. Dentro questo aumento, quelli per morosità subiscono una impennata.

Questo incremento si fa più significativo negli ultimi 2 anni, in coincidenza con l’esplodere della crisi che ha devastato la condizione dei redditi popolari.

Ancora più significativo è guardare il cambiamento della composizione interna delle differenti motivazione degli sfratti ( necessità del proprietario, finita locazione e morosità) nella sequenza storica: nel 1990, la morosità rappresentava il 26% del totale degli sfratti emessi, nel 2009 ha raggiunto quasi l’85%.

 

ANDAMENTO SFRATTI PER MOROSITA’

(ANNI 2005 – 2009)

 

Anno Totali Morosità Perc. Eseguiti

 

2009 61.000 51.500 84,42% 27.000

 

2008 52.000 41.000 78,84% 25.000

 

2007 43.000 34.500 80,23% 22.000

 

2006 45.000 34.000 75,55% 22.000

 

2005 45.000 33.000 73,33% 25.000

 

(Elaborazione Unione Inquilini su dati del Ministero dell’Interno, arrotondati al migliaio)

 

In 5 anni: 246.000 sentenze emesse di cui 194.000 morosità; 121.000 sfratti eseguiti con la forza pubblica.

Con l’attuale trend si può ritenere che nei prossimi 3 anni ci saranno almeno 200 mila nuovi sfratti, di cui 170.000 per morosità dell’inquilino e quasi 100 mila esecuzioni con la forza pubblica: la cronaca di una guerra ai danni delle fasce più povere e indifese di fronte alla più pesante crisi dal dopoguerra. Oggi, ogni 6 nuove sentenze di sfratto, 5 sono per morosità, mentre solo 15 anni fa era esattamente il contrario: questo dato squarcia il velo della modifica della condizione sociale del Paese.

I numeri parlano chiaro: gli sfratti aumentano a causa della crisi (stabili fino al 2007).

Aumenta la morosità: negli ultimi due anni, essa è uguale al totale delle sentenze emesse l’anno precedente.

Affrontare la questione sfratti per morosità serve anche allo Stato, alle regioni e agli enti locali: negli ultimi 5 anni sono andati persi oltre 510 milioni di euro di entrate fiscali, nel solo 2009, circa 135 milioni di euro di minori entrate.

Mentre sul fronte mutui si è mosso qualcosa al fine di aiutare le famiglie in difficoltà con la possibilità di posporne il pagamento, sul dramma degli sfratti possiamo dire che piove sul bagnato: il governo, nella recente legge di bilancio, ha tagliato del 75% il fondo per il contributo affitto per le famiglie con redditi bassi e con una alta incidenza dell’affitto sul reddito, portandolo da oltre 100 milioni a 33,5 milioni con una previsione per il 2013 di 14 milioni (10 anni fa, tale fondo corrispondeva a più di 300 milioni di euro).

Un accanimento contro la parte più povera della popolazione e una vera e propria vergogna sociale se si pensa che, contemporaneamente, è in discussione la proposta del governo di introdurre la cedolare secca sugli affitti, con un regalo di circa 2 miliardi di euro alla rendita immobiliare, senza alcun vincolo a una riduzione degli attuali affitti.

Il prossimo 31 dicembre scade la proroga degli sfratti solo per finita locazione per coloro in possesso dei seguenti requisiti: reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a € 27.000; nel nucleo familiare persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66%, o figli a carico fiscalmente.

Chiediamo che questa proroga venga estesa per il 2011 anche agli sfratti per morosità incolpevole.

Contemporaneamente andrebbe introdotto un fondo per la ricontrattazione dei canoni per trasformare gli sfratti in nuovi contratti di affitto.

Con un fondo di 100 milioni di euro, si potrebbero trasformare 30000 sfratti per morosità in nuovi contratti di locazione con il canale agevolato e una riduzione del 25% degli affitti praticati.

In alcune città italiane, anche con il contributo delle autorità prefettizie, si sono realizzati accordi locali in questa direzione. Un provvedimento del Parlamento a questo punto è assolutamente necessario.”

 

Unione Inquilini

Segreteria Nazionale

Via Cavour 101 – 00185 Roma

Tel 06/4745711 – fax 06 4882374

 

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