Il Tribunale di Roma ha riconosciuto colpevole del reato di abbandono di animali l’uomo che alla morte della sorella aveva allontanato da casa e dal giardino adiacente i gatti di proprietà della donna.
Comunicato stampa LAV 12 gennaio 2011
ROMA, CONDANNATO PER L’ABBANDONO DEI GATTI DELLA SORELLA DEFUNTA
Il Tribunale di Roma ha riconosciuto colpevole del reato di abbandono di animali, ai sensi dell’art. 727 del Codice Penale, F.B., l’uomo che alla morte della sorella aveva allontanato da casa e dal giardino adiacente i gatti di proprietà della donna, socia e attivista LAV negli anni ’90 che, nonostante un handicap motorio, accudiva amorevolmente i suoi gatti e quelli delle colonie feline della sua zona.
L’uomo, denunciato dalla LAV che si era anche costituita parte civile nel processo, non aveva avuto cura di fornire agli animali la dovuta assistenza, né, in alternativa, di procurare loro una nuova collocazione, e dovrà ora pagare un’ammenda di 800 €, oltre alle spese processuali.
“La LAV plaude alla illuminante sentenza del Tribunale penale di Roma che rappresenta un importante riconoscimento di come gli animali abbiano diritto alle cure anche dopo la morte del proprietario – commenta l’Avvocato Carla Campanaro, dell’Ufficio legale LAV – Si tratta di un’importante pronuncia che permette di inquadrare in maniera più ampia il reato di abbandono di animali”.
“Attendiamo adesso le motivazioni che saranno rese note tra 60 giorni – conclude Ilaria Innocenti, responsabile LAV settore Cani e gatti, che prosegue – ma questa importante sentenza è in linea con la proposta parlamentare di riforma del Codice Civile che introduce il concetto di animale familiare”.
12.01.2011
Ufficio stampa LAV