Dopo la prima proroga sulla caccia dalla Regione Lazio ne arriva una seconda, mettendo a rischio specie molto più delicate, facendo carta straccia i pareri di autorevoli Istituti come l’ISPRA.
Roma, 20 gennaio 2011
Legambiente su nuova proroga caccia: dopo il danno, la beffa.
“Dopo il danno anche la beffa, dopo la prima proroga sulla caccia dalla Regione Lazio ne arriva una seconda, mettendo a rischio specie molto più delicate – afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio. Lascia sconcertati la scelta di fare carta straccia dei pareri di autorevoli Istituti come l’ISPRA, che ha chiaramente indicato come termine ultimo di chiusura della caccia il 10 gennaio per tordo e cesena, il 20 gennaio per germano reale, canapiglia, fischione, codone, mestolone, alzavola, moriglione e moretta e il 31 gennaio solo per la marzaiola. Rasenta poi il ridicolo richiamare la riunione del Comitato Tecnico Faunistico Regionale del maggio scorso –quando l’Assessore Birindelli non era nemmeno in carica- per dichiarare che la decisione è stata presa con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. In quell’occasione, il tavolo aveva infatti proprio chiesto di tenere conto del parere vincolante dell’Ispra, che invece nel Decreto regionale non è stato affatto considerato. La decisione dell’Assessore regionale Birindelli cede ai desiderata dei cacciatori, non svolge il suo ruolo politico di rappresentanza degli interessi di tutti i cittadini e rischia di rendere sempre più aspro il confronto tra le parti coinvolte nel Comitato Tecnico Faunistico Regionale”.