Allarme polveri sottili a Roma

Legambiente denuncia allarme smog: a Roma e nel Lazio tornano le polveri sottili. Al via “Mal’aria di Città”: lenzuola, mascherine biciclette contro l’inquinamento.

 

 

 

Legambiente Lazio – Comunicato stampa
Roma, 28 gennaio 2011

Legambiente denuncia allarme smog: a Roma e nel Lazio tornano le polveri sottili.
Al via “Mal’aria di Città”: lenzuola, mascherine biciclette contro l’inquinamento.

 

137,9 microgrammi per metro cubo di polveri sottili PM10 lungo la Via Colombo a Roma al piazzale Eur Fermi, 129,9 a Piazza Belli a Trastevere, 75,7 in pieno centro al Colosseo su Via dei Fori Imperiali, 67,9 al Ponte di Ferro, 63,7 a Viale Marconi e 60,3 a Viale Ostiense. Si dovrà purtroppo ricredere chi aveva pensato che le polveri sottili nella Capitale fossero “sparite”. Il nuovo monitoraggio effettuato da Legambiente il 21 gennaio scorso, in una giornata piuttosto ventosa con piogge nei giorni precedenti, evidenzia comunque valori ben al di sopra del limite medio giornaliero stabilito dalla normativa di 50 microgrammi di PM10 per metro cubo, con una media complessiva addirittura di 78,9.

Riparte con un nuovo monitoraggio e nuove iniziative “Mal’aria”, l’ormai storica campagna di Legambiente contro l’inquinamento atmosferico e a favore del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile, con un appuntamento nella Capitale, dove sono tornate a sventolare le lenzuola bianche “No allo smog” di Legambiente, quest’anno anche per dire no al progetto di parcheggio interrato previsto dal PUP Fermi, grazie alla collaborazione dei comitati No PUP e del comitato di quartiere Marconi. Lungo il percorso di circa 10 chilometri, dall’Eur verso il Colosseo e fino a Trastevere, i volontari ambientalisti, grazie all’unità portatile di misura delle polveri Personal Dustmonit fornita dalla Con.tec Engineering Srl, hanno messo in luce come zone molto differenti tra loro siano accomunate da un unico nemico, traffico e polveri fini.

 

 

Legambiente_Malaria1

“L’allarme smog rimane davvero serio e se non fosse per i giorni di pioggia, che tra il 2006 e il 2010 sono quasi raddoppiati a causa del cambiamento climatico, a diminuire la concentrazione delle polveri nell’aria non ci avrebbero certo pensato le politiche comunali -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. La ricetta del Campidoglio prevede semplicemente di non fare nulla, è sparito infatti il pacchetto antismog fatto di targhe alterne e blocchi domenicali, e le cosiddette scelte strutturali vanno nella direzione di allargare gli spazi della mobilità privata, come nel caso del nuovo piano pullman che ha consentito a quei bisonti di scorrazzare ovunque o della revisione ed eliminazione delle strisce blu che ha aumentato il caos o l’eliminazione di alcune ore della ZTL notturna. E’ ora di invertire questa rotta, lo smog è dannoso per la salute dei cittadini, servono nuove politiche della mobilità, pedonalizzazioni e mezzi pubblici efficienti”.

In questo contesto Legambiente con Mal’aria è scesa in piazza al fianco dei cittadini dei comitati contro il PUP di Via Enrico Fermi a Roma. Il progetto di questo enorme parcheggio è surreale, i 401 posti auto interrati, dei quali 179 box pertinenziali e 202 posti auto a rotazione, si inseriscono in un’area dove ci sono già circa altri 800 posti auto poco o niente utilizzati, a conferma della perdita di senso del programma urbano parcheggi, slegato ormai da qualsiasi intervento volto alla riduzione del traffico. In un’area come Viale Marconi, così trafficata e inquinata, sarebbe necessario dare spazio e forza al trasporto pubblico, con un nuovo tram su corsia protetta, l’immediata tariffazione della sosta per i non residenti e interventi per la ciclabilità.

 

Legambiente_Malaria2

Analizzando i dati della rete di monitoraggio dell’Arpa Lazio, la situazione è ancora più chiara: a Roma nei primi giorni del 2011 sono già 119 gli episodi di superamento dei valori di legge per le PM10 e, come sempre, il primato spetta a Corso Francia, con 16 superamenti, insieme a Largo Preneste e Via Tiburtina, con 14 superamenti ciascuna. Estendendo poi lo sguardo al resto del Lazio la situazione non migliora molto. Frosinone e l’intera Valle del Sacco versano in una condizione molto preoccupante, dovuta alla vasta area industriale tristemente nota, oltre che all’arteria autostradale e a un caotico traffico cittadino: il capoluogo ciociaro ancora una volta finisce sul podio della classifica dell’inquinamento da polveri sottili nel Lazio, sia per l’anno 2010 appena terminato quando il limite è stato superato per ben 108 volte, sia per i primi giorni di gennaio quando il valore delle polveri consentito è stato superato già per 20 giorni. Emblematico è il caso di Ceccano che, durante tutto il 2010 aveva superato di 42 giorni il limite e in questo nuovo anno ha superato tutti i giorni i valori di legge come Frosinone, seguito da Alatri con 17 giorni di superamento e Ferentino con 15. Le centraline di rilevamento dell’Arpa non lasciano tirare un sospiro di sollievo neanche in provincia di Roma: a Colleferro, che ha già superato per 17 giorni i limiti, vi è la situazione più preoccupante, seguita da Ciampino con 13 superamenti e da Guidonia con 9. Considerando le altre province, si evidenziano Civita Castellana con 11 superamenti, Latina con 10 superamenti dei limiti e Rieti con 7.

“Roma rimane immobile sotto la cappa di smog, mentre altre città italiane si muovono, e Torino e Milano si apprestano a realizzare una prima “domenica a piedi” per il 30 gennaio, come il capoluogo ciociaro ha già fatto lo scorso 23 gennaio -chiosa Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Che fine hanno fatto le regole fissate dal piano regionale di risanamento dell’aria? L’utilizzo del mezzo privato va scoraggiato in ogni modo per rilanciare il trasporto pubblico e sistemi di mobilità sostenibile: la cura del ferro di treni, metro e tram deve vedere la Regione Lazio investire almeno i 250 milioni previsti dei fondi europei POR sull’asse della mobilità, le nuove tramvie e l’8 verso Termini e verso Marconi rimangono una priorità, vorremmo poi contare qualche metro quadro in più di isole pedonali piuttosto che assistere a continui annunci, mentre bike sharing e car sharing dovrebbero decollare in tutti i centri abitati del Lazio. Non è un libro dei sogni ma un programma di azioni concrete che domattina potrebbero cambiare in meglio la vita dei cittadini”.

In rappresentanza dei comitati No PUP e del comitato di quartiere Marconi ha partecipato all’iniziativa Claudia Primangeli.

Ufficio stampa Legambiente Lazio
www.legambientelazio.it

 

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *