Legambiente sta per inviare un esposto alla Procura della Repubblica di Velletri sui nuovi agghiaccianti fatti emersi riguardo al terreno inquinato a Colleferro.
Legambiente Lazio – Comunicato stampa
Roma, 31 gennaio 2011
Terreno inquinato a Colleferro: Legambiente presenta esposto alla Procura della Repubblica.
“Siamo sconcertati, il dramma dell’inquinamento a Colleferro e nella valle del Sacco sembra non avere fine, Legambiente sta per inviare un esposto alla Procura della Repubblica di Velletri sui nuovi agghiaccianti fatti emersi” -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-.
La testimonianza dell’allevatore Raimondo Fadda, rilasciata a diversi media, porta alla luce un nuovo allarmante episodio di inquinamento di terreni destinati alla pastorizia: la collina sita in località Casaripi a Colleferro sarebbe avvelenata da alcune sostanze di dubbia provenienza penetrate nel terreno, con conseguenze devastanti sullo stato di salute del bestiame, dalla moria a malformazioni gravi.
Le sostanze inquinanti presenti nel terreno, afferma l’allevatore, risalirebbero agli anni Ottanta, quando gli stabilimenti della zona producevano scarti industriali che poi venivano interrati in una cosidetta area “campo spazzatura”. Le conseguenze, però, sarebbero cominciate ad emergere solo in tempi recenti: dal 2005 ad oggi l’allevatore avrebbe seppellito oltre 800 pecore morte dopo aver mangiato erba. Inoltre, le sostanze inquinanti che si scioglierebbero confluendo verso le fonti presenti nella zona, contaminandone l’acqua.
“La nuova situazione di inquinamento emersa a Colleferro è davvero grave, serve una risposta immediata dalla Regione, analizzando gli inquinanti che si stanno diffondendo, i terreni e le acque, procedendo alla immediata sicurezza di un’area che è fuori dai siti già perimetrati – dichiara la direttrice di Legambiente Lazio, Cristiana Avenali-. Bisogna intervenire tempestivamente per fare luce su quanto sta accadendo.”
Ufficio stampa Legambiente Lazio
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