Alta adesione allo sciopero del settore indetto da USB al Comune di Roma.
Un settore che nei fatti sta subendo un progressivo smantellamento, dove al disinvestimento economico da parte delle amministrazioni comunali si unisce la crescente privatizzazione, con pesanti conseguenze sia sulla qualità del servizio che sulle condizioni di lavoratrici sempre più precarizzate, ricattabili, dequalificate.
“Questi servizi non devono seguire la stella polare del profitto, che ha orientato l’intervento di tante amministrazioni”, ha ricordato nel suo intervento Gianni Troiani, della USB Comune di Roma. E pertanto: “Devono essere pubblici, perché pubblica è la responsabilità educativa – ha sottolineato Caterina Fida, responsabile USB del settore – perché i bambini non sono numeri”.
La passione e l’entusiasmo nella difesa del valore educativo del servizio, espressi da tante delegate, ha trovato riscontro negli interventi di alcuni genitori, i quali hanno messo in rilievo l’importanza di una lotta in cui cittadini e lavoratrici siano uniti sugli stessi obiettivi.
Nessun riscontro invece da parte della amministrazione capitolina che, come ha affermato Roberto Betti, USB Comune di Roma: “Ancora una volta ha dimostrato la sua assoluta indisponibilità. Il Sindaco e l’assessore alle Politiche educative e scolastiche De Palo non hanno raccolto il nostro invito all’Assemblea. Ma il risultato dello sciopero di oggi ci dà lo slancio necessario a ripartire con maggiore veemenza per sostenere il ripristino di una unità d’organico per ogni nido e per la realizzazione di un corso-concorso per le precarie della scuola dell’infanzia”.
L’Assemblea ha deliberato un piano di azione articolato su due elementi cardine: la predisposizione di un progetto di legge nazionale, finalizzato ad includere gli asili nido nell’offerta formativa pubblica, a cui lavoreranno delegate di ogni città ed aperto a contributi esterni all’organizzazione sindacale, e un fitto calendario di mobilitazioni a sostegno delle singole vertenze. Primo, in ordine cronologico, il presidio a Bologna di martedì 15, contro la privatizzazione dei nidi.
“Sarà uno scontro di democrazia e di civiltà – ha affermato Paola Palmieri, a nome della Confederazione USB – di cui dovremo far capire a tutti l’importanza. E quella di oggi sarà una giornata da ricordare, che dà ancora più forza al percorso verso lo sciopero generale del prossimo 11 marzo ”, ha concluso la dirigente Sindacale.
Roma, 11 febbraio 2011
Ufficio Stampa USB