Parco Energie di Roma, colpevoli ritardi per realizzazione

Per la realizzazione del Parco delle Energia (ex-Snia di Roma), ci sono ritardi dei cantieri aperti da troppo tempo che messi in fila arrivano a oltre 11 anni.

Il 1° luglio 2010, viene depositata una sentenza del TAR che annulla la demolizione dello scheletro di edificio costruito all’inizio degli anni 90 con una concessione edilizia, rilasciata e poi annullata dalla Regione Lazio, ottenuta grazie anche ad una mappa catastale risultata poi falsa. L’amministrazione comunale dopo aver “taciuto” le sue ragioni davanti ai giudici amministrativi (come riportato nella sentenza) sembra che vorrebbe rinunciare a fare ricorso al Consiglio di Stato per “motivi economici”…Ritardi e tentennamenti che, restando così le cose, potrebbero portare a far ottenere indennizzi più sostanziosi per gli espropri in corso in quell’area o riaprire i giochi, e i tentativi di speculazione, su un’area da destinare a verde pubblico.

 

Poi, dopo quelli del ricorso, ci sono i ritardi dei cantieri aperti da tanto, troppo tempo, che messi in fila arrivano a oltre 11 anni…..

 

PROGETTO

DATA DI CONCLUSIONE

RITARDO (MESI)

CASA DEL PARCO

dic-08

27

QUADRATO

mar-09

24

NUOVA AREA CANI

set-09

18

PLAY-GROUND

ott-08

29

ILLUMINAZIONE VIALE

mar-08

36

TOTALE RITARDO A:

feb-11

132

per non parlare dei “cantieri” per così dire chiusi come quello per la realizzazione dell’area giochi con un ritardo di 12 mesi o l’approvazione, da parte del Municipio Roma 6, del manifesto del Forum per la gestione del Quadrato con un ritardo di 28 mesi. 

Con questa denuncia chiediamo al Comune di Roma di procedere rapidamente al ricorso al Consiglio di Stato, preparando una seria e documentata memoria sui fatti, e al Comune di Roma e al Municipio Roma 6 di attivarsi per: 
1) la chiusura immediata di tutti cantieri aperti all’interno del parco accelerando le operazioni non ancora concluse (messe in opera, collaudi, piantumazioni, ecc.);2) il rispetto degli impegni sulla destinazione e la gestione degli spazi (spazio polifunzionale, casa del parco, play-ground) sottoscritti con i cittadini e ribadite nelle proposte avanzate dal territorio e che hanno visto il coinvolgimento di distretti scolastici e sanitari, scuole e associazioni, comitati e semplici cittadini, centri sociali e istituzioni;
3) la salvaguardia del verde senza nuovo cemento e fonti di inquinamento all’interno del parco;

Documenti:
Servizio di TGSKY24 (7 marzo 2011)
Articolo di Repubblica.it (16 febbraio 2011)
Articolo di Terranews (3 febbraio 2011)
Interrogazione consiglio Regionale Lazio del 2011
Sentenza del TAR del 2010
Sentenza del Consiglio di Stato del 2007

 

 

COMITATO PER IL PARCO EX-SNIA 

WWW.COMITATOPARCOEXSNIA.ORG

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