“A Ronciglione muore cavallo durante prove Palio

Durante la famigerata “corsa a vuoto” tre cavalli sono scivolati e caduti sull’asfalto bagnato, un quarto cavallo ha sbattuto la testa contro la transenna che gli ha reciso la giugulare.

 

Ronciglione (Vt): muore un cavallo. LAV: stop Palio 8/3

 

 

Sabato 5 marzo si sono corse le batterie di qualificazione del palio di Ronciglione, la famigerata “corsa a vuoto” che negli anni ha sempre acceso forti polemiche per la sua pericolosità. Durante la seconda batteria, secondo le informazioni ricevute, tre cavalli sono scivolati e caduti sull’asfalto bagnato, un quarto cavallo si è impennato al cantone del Gricio, scivolando e sbattendo la testa contro la transenna che gli ha reciso la giugulare. E’ rimasto a terra scosso dalle convulsioni, poi coperto con dei teli e infine portato via dalla pista.

La LAV ha documentato i fatti con immagini fotografiche e video che produrrà alla Procura della Repubblica di Viterbo affinché il sindaco e il comitato organizzatore vengano perseguiti ai sensi degli artt. 544 bis e ter del codice penale, avendo peraltro violato apertamente l’Ordinanza ministeriale in materia di palii e corse con equidi, nonché disattendendo i pareri tecnici che avrebbero obbligato qualunque persona responsabile ad adempiere quantomeno alle minime regole previste dalle normative.

La LAV ora chiede inoltre al Ministro dell’Interno Maroni, al Sottosegretario alla Salute Martini e al prefetto di Viterbo di vietare la corsa finale prevista per martedì 8 marzo. Farla svolgere, come oggi si è permesso, per motivi di “ordine pubblico”, dopo le cadute avvenute il 17 febbraio durante le prove, vorrebbe dire affossare la fiducia nelle istituzioni da parte della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica che è stufa di veder morire animali per “divertimento”.

“I fatti avvenuti oggi sono di una gravità inaudita. Intanto, questo palio non si doveva nemmeno correre, considerato che tutte le prescrizioni date al comune sono state ignorate, a favore di accorgimenti all’acqua di rose, definiti dall’Unire come assolutamente non idonei a garantire la sicurezza dei cavalli – dichiara Nadia Zurlo, responsabile nazionale del Settore Equidi della LAV. Ad aggravare ulteriormente la situazione, l’asfalto bagnato dalla pioggia, che faceva scivolare i cavalli già solo durante la sfilata. Non ci sono parole per descrivere il comportamento del sindaco e del comitato organizzatore che hanno violato così sfacciatamente l’Ordinanza ministeriale, esponendo con matematica certezza i cavalli al rischio di morte, come infatti è accaduto. L’animale, appartenente alla scuderia Montecavallo, ha subìto la recisione della giugulare cadendo contro la transenna posta a protezione del pubblico, è rimasto a terra agonizzante per diversi minuti scosso dalle convulsioni, prima di essere portato via. Non ci sarà mai nulla in grado di restituire la vita a quel cavallo, morto in modo atroce per un “divertimento” al quale bisogna porre immediatamente fine. Oggi si è davvero toccato il fondo in una città che dichiara amore per i cavalli e che spaccia questo disgustoso spettacolo come espressione di cultura e tradizione. Oggi Ronciglione deve coprirsi di vergogna e pagare penalmente per l’uccisione di quella vittima innocente.”

 

www.lav.it

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