“Sostenere azioni di assistenza diretta ai profughi tunisini”

I popoli della Tunisia, Egitto e Libia, hanno mostrato al mondo la loro dignita’ e la loro capacita’ di produrre cambiamenti fondamentali nella lotta per la giustizia sociale e la democrazia nei loro paesi.

 

COMUNICATO STAMPA

Centro Internazionale CROCEVIA

ADD-Association de Developpement Durable de Médenine
REMADEL-Reseau Maghrebin d’associations de developpement local en milieu rural/Tunisia

‘Chiediamo con forza di stabilire un ponte diretto tra le organizzazioni della societa’ civile italiana e quella tunisina per sostenere le azioni di assistenza diretta ai profughi e di accompagnamento alla ricostruzione, sotto la piena responsabilita’ delle organizzazioni locali tunisine’.

 

I popoli della Tunisia, Egitto e Libia, come gli altri popoli della regione, hanno mostrato al mondo la loro dignita’ e la loro capacita’ di produrre cambiamenti fondamentali nella lotta per la giustizia sociale e la democrazia nei loro paesi. Le organizzazioni della societa’ Civile di questi paesi stanno al cuore degli attuali cambiamenti e chiedono un sostegno diretto e svincolato dai meccanismi istituzionali europei. Troppi esperti internazionali sono gia’ partiti. Troppe navi da guerra sono gia’ al largo delle loro coste. ‘Nonostante la loro storica limitatezza di risorse queste stesse organizzazioni sono sul posto per far fronte anche all’urgenza delle popolazioni che fuggono dalla guerra nei territori libici’ spiega Antonio Onorati, presidente del Centro Internazionale Crocevia, ong che da 60 anni lavora per lo sviluppo agricolo e sociale ed è partner da molti anni delle due Associazioni tunisine ADD e REMADEL che dallo scoppio della crisi libica stanno organizzando aiuti concreti alle migliaia di persone che attraversano il confine libico.

ADD, con sede a Médenine, come REMADEL, sono organizzazioni di supporto all’agricoltura contadina tunisina e del Magreb, possiedono le capacità per sostenere i lavoratori tunisini che ritornano nel loro paese, spesso senza risorse e mezzi. ‘La riorganizzazione della produzione agricola rimane infatti una priorita’ assoluta per ripristinare la sovranita’ alimentare di questi paesi, sollevando le popolazioni dall’insicurezza e dalla dipendenza dalle importazioni alimentari, su cui le élite locali appena liquidate hanno fatto la loro fortuna’ afferma Abdelhamid Zammouri, presidente di ADD, l’associazione tunisina per lo sviluppo sostenibile.

Il supporto pluri-decennale che i paesi europei, Italia compresa, hanno offerto ai regimi autoritari ha -al contrario- negato attenzioni alle Organizzazioni locali della Societa’ Civile, impegnate a difendere la propria autonomia e attive nella promozione del cambiamento a dispetto delle enormi difficolta’. E’ quindi impossibile oggi pensare di liquidarle con una semplice azione umanitaria, totalmente incapace di ricompensare i sacrifici imposti alle popolazioni.

‘E’ necessario sostenere le iniziative che vengo proposte e richieste che arrivano direttamente dai nostri partner tunisini per permettere di reinserire le centinaia di uomini e donne che rientrati in patria ora devono ricostruire il loro futuro. Sosteniamo le popolazioni dell’Egitto, della Tunisia e della Libia, con il  rispetto che si deve a chi cambia il mondo con le proprie mani restituendo dignita’ a se’ stessi ed a tutti noi. Offriamo loro, come pegno della nostra riconoscenza, la nostra solidarieta’’ conclude Antonio Onorati.

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no 117605

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Per interviste e contatti con gli operatori in Tunisia:

CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA
Via Tuscolana n. 1111 – 00173 Roma Tel: 06-72902263 Fax: 06-72907846
www.croceviaterra.it

ADD – Association de Developpment Durable – BK Medenine
4, rue Errachidia Medenine – 4100 – Tunisie Tel/fax +216 75 649 866
Abdelhamid Zammouri
http://www.enviroassociations.org.tn/add-Medenine/

REMADEL -Reseau Maghrebin d’Associations de Developpement Local
http://www.remadel.org/

‘Noi salutiamo le Zora e le Fatma, i Karim, i Mohamed, le Maryam e Meriem. I Nourdine  e gli Ait, le Fahima e le Jamila che ci hanno ricordato con il loro sorriso ed il loro coraggio che cambiare è possibile’.

 

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