LAV contesta la visione utilitaristica del cavallo

Dal 7 al 10 aprile si tiene a Roma il Salone Internazionale dell’Equitazione e dell’Ippica “RomaCavalli” dove il valore del cavallo è ridotto a semplice mercificazione. 

 

 

Comunicato stampa LAV
RomaCavalli (7-10 aprile), LAV contesta la visione utilitaristica del cavallo

Dal 7 al 10 aprile si terrà a Roma il Salone Internazionale dell’Equitazione e dell’Ippica “RomaCavalli”, al quale parteciperanno oltre 200 espositori e 2000 cavalli appartenenti alle principali razze tra italiani, arabi, spagnoli e americani.
“Il dissenso della LAV non è rivolto esclusivamente alle gare di potenza dei ponies, di cui si è parlato in questi giorni, ma al generale utilizzo dei cavalli per le attività equestri. Ci sentiamo molto lontani dalla visione utilitaristica del cavallo come erogatore di performance a favore dell’essere umano, e ancor di più, ci sentiamo lontanissimi dal concetto di mercificazione della vita degli animali, ai quali viene attribuito un valore sulla base della razza, della linea di sangue e di altre caratteristiche che possano risultare utili all’attività agonistica,” dichiara Nadia Zurlo, responsabile nazionale del settore Equidi LAV.
“L’allevamento e il commercio dei cavalli e, conseguentemente, il loro utilizzo per l’ippica e l’equitazione, determinano l’annosa problematica della loro fine una volta dismessi dalle competizioni. È palese che la maggior parte dei cavalieri – e ci riferiamo anche a chi non pratica attività agonistica – non abbia alcun interesse a mantenere a vita il proprio animale: da qui la scelta di farlo macellare, o di trovargli diversa collocazione, anche attraverso le associazioni animaliste, ma purtroppo ben difficilmente un cavallo non più montabile ha buone prospettive di vivere serenamente la sua vecchiaia. Fintanto che non si spezzerà il binomio cavallo=utilizzo, questi animali resteranno sempre e solo degli strumenti nelle mani dell’essere umano.”
“Ci piacerebbe invece che si facesse strada a un nuovo modo di vivere il cavallo, all’importanza della relazione non subordinata alla richiesta di prestazioni, a quello che secondo noi è il vero amore per il cavallo, un amore che dura tutta la vita e non solo quando abbiamo la possibilità di salirgli sulla schiena.”, conclude Nadia Zurlo.

Ufficio Stampa LAV
Via Piave 7 – 00187 Roma
www.lav.it

 

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