CUB, “Giornata della collera”: oggi sciopero generale

Oggi “Giornata della collera” con sciopero generale e più di una ventina di manifestazioni partecipate, di cui le più importanti a Milano, Roma, Torino, Bologna, Genova, Palermo.

CUB, “Giornata della collera”: oggi sciopero generale

15 aprile 2011. Oggi “Giornata della collera” con sciopero generale e più di una ventina di manifestazioni partecipate, di cui le più importanti a Milano, Roma, Torino, Bologna, Genova, Palermo, Pontedera, Pisa, Casoria e Aiazzone di Mariglianella, Napoli, oltre a una manifestazione prevista per oggi pomeriggio alle 16, a Roma, in piazza della Repubblica, mentre domani, a Napoli, in piazza del Gesù alle 14, sarà prevista un’altra manifestazione.

Nutrito e variegato il corteo milanese, partito da piazza Cairoli e terminato in piazza Cordusio, con tanto di appassionato comizio finale che ha infiammato la folla presente e che ha visto l’avvicendarsi di interventi sia di lavoratori italiani che migranti.

Più che buona la partecipazione e la riuscita delle diverse manifestazioni in tutta Italia, anche se disturbate dal maltempo, con decine di migliaia di persone su tutto il territorio nazionale, e con un’altrettanto buona partecipazione allo sciopero.

“Grande unità tra lavoratori italiani e migranti per rivendicare ancora una volta lavoro più reddito e dignità, testimoniata dalla consistente adesione allo sciopero e alle manifestazioni da parte dei lavoratori di tutte le categorie” ha dichiarato Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale della CUB “nonostante ancora una volta la Commissione di Garanzia, con una drastica decisione arbitraria, lesiva il diritto di sciopero, abbia impedito il blocco dei mezzi ATM a Milano per la concomitanza con il Salone del Mobile, impedendo anche la partecipazione dei lavoratori del trasporto urbano”.

Una mobilitazione, indetta dalla CUB, dal sindacato Intercategoriale Cobas, dall’USI AIT e dal Comitato Immigrati in Italia, contro la guerra, con lo slogan “basta bombe e guerre di classe dei padroni”, anche per riaffermare il diritto al lavoro, al reddito, a migliori salari, alla casa, alla sanità, all’istruzione e alla cultura.

Con le rivendicazioni quali la tassazione dei grandi patrimoni, il taglio delle spese militari e la lotta all’evasione fiscale, un’attenzione specifica nei riguardi dei migranti e al diritto all’asilo da chi fugge dalle guerre, dalla fame e dalle dittature, alla garanzia di un permesso di soggiorno anche per chi ha perso il lavoro, e per la chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione.

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Alex Miozzi – Responsabile comunicazione Confederazione Unitaria di Base

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