Drastica riduzione del percorso e divieto di passare dal centro per la manifestazione giunta al suo undicesimo appuntamento, decisione non condivisa da tutti gli organizzatori.
May Day, cambio di percorso ma la CUB non ci sta
Drastica riduzione del percorso e divieto di passare dal centro per la manifestazione giunta al suo undicesimo appuntamento, decisione non condivisa da tutti gli organizzatori. Montagnoli, CUB: “Anche il 1° maggio la lotta per il diritto al lavoro e alla precarietà va relegata in aree decentrate”.
22 aprile 2011. Quest’anno cambio di percorso della May Day Parade con divieto di passare dal centro per ordine della Questura di Milano.
La classica manifestazione giunta al suo 11esimo appuntamento vede una drastica variazione del suo percorso dal suo passaggio in via Carducci in poi, per proseguire in via Minghetti, in via Gadio a viale Alemagna (Triennale) fino a viale Milton, all’angolo con viale Alemagna.
“La lotta per il diritto al lavoro e quella contro la precarietà disturba e va relegata in aree decentrate anche il 1 maggio” dichiara Walter Montagnoli della CUB “Con motivazioni pretestuose infatti si vieta al corteo di passare dal centro di Milano, da via Torino Duomo a via Orefici e piazza Cordusio, dove tradizionalmente si sfilava tra ali di folla che facevano ala al passaggio della May Day”.
“Le autorità hanno dichiarato che questo corteo mette in ginocchio la città, e la cosa ci sembra non credibile sia perché siamo giunti appunto all’undicesima edizione, e sia perché il 1 maggio è il giorno dedicato alle manifestazioni dei lavoratori, e in cui il traffico é ridotto ai minimi termini” prosegue il sindacalista CUB.
L’altro argomento sarebbe quello delle elezioni amministrative, con cui tuttavia in passato la May Day ha avuto già modo di convivere senza particolari problemi.
Una decisione non condivisa da tutti gli organizzatori, e contro cui c’è già una forte resistenza e che renderà più complicata la gestione della manifestazione.
“Non esiste che così, senza valide giustificazioni, si imponga il divieto di passare dal centro e proprio il 1 maggio per dare maggiore forza al messaggio della lotta per il diritto al lavoro e contro la precarietà di cui la May Day costituisce un passaggio fondamentale, per questo rivendichiamo con forza il tradizionale percorso della May Day” ribadisce in conclusione Montagnoli, a nome di tutti gli organizzatori.
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