Il Governo, con l’inganno sul referendum sul nucleare, celebra in maniera vergognosa e senza rispetto per le vittime passate, presenti e future, il 25° anniversario della tragedia di Chernobyl.
COMUNICATO STAMPA DEL 26 APRILE 2011
NUCLEARE. L’INGANNO E LA REALTA’. Il GOVERNO ITALIANO CELEBRA IN MANIERA OFFENSIVA IL 25° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI CHERNOBYL.
IL GOVERNO ITALIANO GETTA LA MASCHERA: VUOLE EVITARE IL REFERENDUM SUL NUCLEARE PER NON FARE ESPRIMERE GLI ITALIANI E PER RITORNARE IN BREVE TEMPO SUL PROGETTO DELL’INSTALLAZIONE DI NUOVE CENTRALI NUCLEARI IN ITALIA. I SOSPETTI DEI PRIMI GIORNI SONO PIENAMENTE CONFERMATI. CI AUGURIAMO CHE LA CORTE DI CASSAZIONE, CHE PER TRE VOLTE HA RESPINTO LE AZIONI ELUSIVE DELLA RADIO VATICANA E HA DATO RAGIONE ALLE ISTANZE DEI CITTADINI DI ROMA NORD, MOSTRANDOSI ATTENTA IN CAMPO AMBIENTALE E SANITARIO ED APRENDO UNA NUOVA ERA DI GIUSTIZIA SU QUESTI TEMI, TENGA CONTO CHE L’AZIONE DEL GOVERNO E’ C0NTRARIA ALLO SPIRITO DEL REFERENDUM E DECIDA PER FARLO SVOLGERE NONOSTANTE IL DICHIARATO INGANNO DEL GOVERNO NEL GIORNO DEL 25° ANNIVERSARIO DI CHERNOBYL.
Il Governo, con l’inganno sul referendum sul nucleare, celebra in maniera vergognosa e senza rispetto per le vittime passate, presenti e future, il 25° anniversario della tragedia di Chernobyl. Neanche una parola è stata spesa da nessun esponente del Governo italiano in occasione dell’anniversario odierno, che ha segnato e segnerà per sempre il destino di milioni di persone nel mondo a causa dell’emissione di una radioattività nell’atmosfera ben 100 volte superiore a quella emessa dalle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, un inquinamento nucleare del territorio intorno alla centrale ucraina che ancora oggi è da 50 a 60 volte maggiore del limite massimo ammesso. Ben 250 tonnellate di materiali ad alta radioattività devono essere spostate con urgenza (dove ?), un nuovo sarcofago in cemento armato deve essere costruito al più presto ed il cui costo stimato è di 750 milioni di euro, una contaminazione nucleare del territorio inquinato che potrà essere eliminata fra 500 anni.
E intanto i grandi mezzi d’informazione di questo Paese fanno scomparire ogni giorno di più la tragedia di Fukushima con i suoi attuali elevati livelli di inquinamento nucleare di aria, terra e mare, con il divieto di residenza fino a 20 km dalla centrali, con l’estensione della zona di evacuazione fino a 30 km, con il fallimento di ogni azione volta a determinare il contenimento della fuoriuscita della radiazione e di ogni azione volta a verificare lo stato delle strutture all’interno della centrale: persino i robot inviati dagli Stati Uniti non sono riusciti a vedere con i loro sensori ottici a causa del fortissimo vapore presente all’interno, né ad avanzare a causa dei detriti causati dalle esplosioni dell’idrogeno.
Nessuno scrive che nel 75 % degli ambienti scolastici il livello di radiazione è superiore a quello di un’ “area a radiazione controllata”, definita come l’area in cui la presenza umana non necessaria e l’esposizione alle radiazioni devono essere evitate.
Nessuno scrive che bambini e ragazzi potrebbero essere esposti in soli 18 giorni al livello di radiazione cumulabile in un anno. Questo significa che in un anno accumulerebbero 20 volte la radiazione massima ammissibile per anno.
Nessuno scrive che i ripetuti tentativi di raffreddare con centinaia di tonnellate d’acqua le barre nucleari esauste depositate nelle piscine vicino ai 4 reattori vengono vanificati dalle continue e sostanziali perdite di liquido le cui cause non sono state ancora state individuate.
Nessuno scrive delle discordanti previsioni fatte dalle industrie nucleari giapponesi sugli ottimistici tempi necessari alla bonifica del sito di Fukushima: si passa dai 10 anni previsti dalla Toshiba ai 30 anni valutati dalla Hitachi. Per la bonifica del sito nucleare di Sellafield il governo britannico ha stimato circa 100 anni.
Nessuno scrive che i cittadini di Namie sono stati esposti, a marzo, a 17 volte il livello massimo ammissibile in un anno e che il 5 aprile la quantità di radiazione rilasciata ogni ora nell’atmosfera calcolata dal governo giapponese è stata 6.4 volte maggiore di quella comunicata per quel giorno dalla Commissione nazionale di Sicurezza Nucleare.
Nessuno dice che l’esame indipendente di campioni di suolo ha mostrato che la contaminazione è molto elevata e comparabile con l’ambiente di Chernobyl e che molti dei valori misurati sono più elevati del valore fissato in Giappone per l’agricoltura. Il valore è tale che il riso non può essere coltivato. I dati misurati sono comparabili con quelli definiti in Bielorussia per il disastro di Chernobyl da una legge del 1991 e che richiedono la migrazione della popolazione ed il diritto al rialloggio.
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