La Città dell’Altra Economia di Roma per la sperimentazione delle biotecnologie: Alemanno offre spazi alla Monsanto. AIAB critica la scelta.
Roma, 5 maggio 2011
Comunicato stampa
Il bando per la Città dell’Altra economia è stato leggermente rivisto, e la data di scadenza prorogata, ma ancora la soluzione individuata dal Comune di Roma non soddisfa AIAB, l’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica che in questi spazi ha creduto ed investito, facendoli diventare il punto di riferimento per i produttori biologici in città.
“Più che un bando per rilanciare quegli spazi – ha dichiarato Andrea Ferrante presidente dell’AIAB – sembra che anche la Città dell’Altra Economia sia diventata merce di scambio tra le diverse correnti dell’Amministrazione. Chiediamo un intervento autorevole del Sindaco che ponga fine a questo stillicidio”
Una revisione del bando ha infatti eliminato alcune voci che erano palesemente in contrasto con le finalità dell’altra economia, ma ancora resta la possibilità di affidare gli spazi alle multinazionali che si occupano di sperimentazione nel campo delle biotecnologie. Queste sperimentazioni sono vietate in tutta Italia, anche grazie agli interventi di Alemanno da Ministro dell’agricoltura, ed oggi invece possono tornare nel cuore di Roma, negli spazi che dovrebbero essere dedicati al biologico e all’altra economia cittadina.
“Vogliamo una chiara indicazione sulla destinazione d’uso degli spazi dell’altra economia e siamo preoccupati dello spezzatino che l’Amministrazione intende fare della Città dell’altra economia – ha concluso Ferrante – con l’obiettivo oramai sempre più palese di distruggere un’esperienza che ci viene invidiata da moltissime città italiane ed europee”
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