Ecco perché il grande spettacolo mediatico organizzato dagli Usa non convince. Osama già morto nel 2001 secondo fonti autorevoli. I prossimi obiettivi degli Stati Uniti? Siria e Libano.
BIN LADEN UCCISO DUE VOLTE
di Giulietto Chiesa – 4 Maggio 2011
Ecco perché il grande spettacolo mediatico organizzato dagli Usa non convince. Osama già morto nel 2001 secondo fonti autorevoli. I prossimi obiettivi degli Stati Uniti? Siria e Libano
Questo signore ci sta raccontando che dopo 10 anni di ricerche, improvvisamente sulla base di un’accurata analisi che è durata un anno abbondante, sono venuti a sapere dove era Osama Bin Laden. Io avevo diverse informazioni in merito da due fonti autorevoli:
1) l’attuale Presidente Pakistano Zardari che due anni fa disse di sapere, di avere informazioni che parlavano di una morte di Osama Bin Laden già avvenuta nel dicembre 2001;
2) poi abbiamo avuto la rivelazione di Benazir Bhutto che il 7 novembre 2007, intervistata da Al Jazeera, ci comunicò che lei sapeva che Osama Bin Laden era stato già ucciso e ci disse anche l’uccisore Omar Sheikh ex agente dell’Information service pakistano.
Io sapevo queste cose. Naturalmente non lavoro per i servizi segreti quindi non potevo sapere nulla, ma in ogni caso questa storia che ci stanno dicendo adesso non sta in piedi. Perché se Osama Bin Laden era così importante in tutti questi anni, come è possibile che se ne stesse chiuso in un compound, a quanto pare erano in 3, adesso l’ultima notizia è che era addirittura disarmato. E poi perché l’hanno ucciso subito? Perché l’hanno immediatamente “seppellito” in mare, adducendo risibili scuse tipo quella che si voleva rispettare le usanze islamiche? Tutta questa storia sembra scritta da un imbecille, non da uno scrittore di fantascienza. Naturalmente sono diverse voci alle quali si aggiungono le voci di gran parte di giornalisti che non avendo spiegazioni, se le inventano. Oppure accettano le spiegazioni più ridicole che vengono offerte e poi smentite e subito dopo vengono riproposte come se fossero uguali alle precedenti, mentre erano opposte alle precedenti.
Lo hanno ucciso perché si è difeso o l’hanno ucciso perché dovevano ucciderlo? Oppure, come scrivono quasi tutti i giornali, perché era stato dato l’ordine di ucciderlo? E perché l’ordine di ucciderlo? Perché è evidente, perché questo Osama Bin Laden è stato utilissimo durante tutte le due presidenze di George Bush per terrorizzare il pianeta. Adesso scopriamo che non poteva terrorizzare nessuno perché era nascosto in una casa che non aveva neanche le comunicazioni, quindi era totalmente incapace di agire. Mi immaginavo che questo compound ce lo descrivessero come un posto dove c’erano 500 agenti, gente armata, un bunker. Invece stava in una stanza, mi pare al secondo piano, neanche sottoterra, facilmente eliminabile da un comando di una quarantina di persone. Da qualunque parte la si veda questa descrizione non sta in piedi da nessuna parte. Adesso naturalmente ci faranno vedere le fotografie, ma siccome siamo stati tutti al cinema e abbiamo visto “Sesso e potere”, abbiamo visto “I tre giorni del condor”e poi anche “Avatar”, sappiamo che si può costruire qualunque immagine al Pc in qualunque modo, in qualunque circostanza. Siccome non c’è più il corpo, ci possono far vedere qualunque cosa e su qualunque cosa io avrò pieno diritto giornalistico e da cittadino di dubitare di quello che ci stanno raccontando, in questo grande spettacolo.
A cosa serve questo grande spettacolo?
Vedremo, la prima cosa che mi viene in mente è che il Signor Obama, premio nobel per la pace si candiderà per le prossime elezioni con il titolo ovviamente combattuto e guadagnato sul campo di “vendicatore dell’America” fantastica operazione, con alcuni giornalisti che scrivono dei commenti sbalorditivi come quello che per scoprire il luogo dove si nascondeva Osama Bin Laden, si è usata la tortura (come ha scritto Rampini proprio in questi giorni) su prigionieri in mano a governi alleati. Quindi in qualche maniera ci dicono che la tortura serve, perché ci ha consentito di scoprire dove si nascondeva Osama Bin Laden. La seconda cosa alla quale serve questo spettacolo è che una parte delle informazioni sarebbero giunte (udite, udite…) dai prigionieri di Guantanamo Bay, quindi giustificando il fatto che la prigione di Guantanamo non è stata chiusa da Obama. Mi devono spiegare, però, com’è possibile che uno che sta da 7 anni chiuso a Guantanamo Bay in una prigione speciale, riesce a sapere quale era il corriere dove si muoveva Osama Bin Laden negli ultimi mesi? Com’è possibile? E’ una groviera questa Guantanamo Bay, arrivano ed escono informazioni di ogni tipo da tutto il mondo!
Se uno viene a dirti che gli asini volano, puoi anche crederci, ma io non ci credo. Questa storia è equivalente a uno che mi viene a dire che gli asini volano.
Proprio due minuti fa, stavo leggendo un interessante articolo. Per la prima volta, lo riconosco (mea culpa…) ho letto le dichiarazioni del Presidente Obama in merito alla Siria. Il Presidente Obama in carica annuncia che il capo siriano deve essere ucciso perché quello che sta accadendo in Siria sta gravemente minacciando la sicurezza nazionale degli Stati Uniti d’America. Con una dichiarazione copia e incolla che è stata poi riportata dal Sen. Lieberman e da John Mccain in giro per il Medio Oriente, dicendo sostanzialmente le stesse identiche cose che si sono dette qualche settimana prima per Gheddafi. Quindi prevedo che ci siano due paesi che sono allo stato attuale sotto tiro per una nuova guerra che probabilmente avverrà nel corso delle prossime settimane o mesi, cioè un attacco contro la Siria, e uno contro il Libano, che sono gli ultimi due paesi vicino al mondo arabo o dentro il mondo arabo, cioé fuori dai patti militari. Questi due paesi devono essere eliminati, i loro leader devono essere eliminati fisicamente.
Osama Bin Laden è stato ritenuto ormai non più utile. Non so se era già morto, ma sicuramente adesso l’hanno ammazzato la seconda volta per chiudere questo capitolo e avviare un’altra fase.
Letture utili sulla macabra messa in scena della morte di Osama Bin Laden
Tutti pronti per gli Osamaleaks?, di Simone Santini, da Clarissa
La saga di Obama-Osama, di Giulietto Chiesa, da Megachip
In morte di un ologramma, di Marco Cedolin, da Luogocomune
Per chi legge l’inglese:
Obama Bin Laden: a critical analysis, da Globaslresearch
con testi di Paul Craig Roberts, Larry Chin, David Ray Griffin, Michel Chossudovsky
Per chi legge il francese:
Réflexions sur l’annonce officielle de la mort d’Oussama Ben Laden, di Thierry Meyssan, da Voltairenet