Il Consiglio di Stato dichiara la clandestinità non ostativa l’ottenimento del permesso di soggiorno per gli extracomunitari. Rhouma, CUB-Immigrazione: “Questo provvedimento vale anche per chi era salito sulla gru di Brescia e sulla torre di via Imbonati a Milano”.
11 maggio 2011. E’ di ieri la sentenza dal Consiglio di Stato, diretta conseguenza di quella della Corte di Giustizia Europea (emanata lo scorso 28 aprile) in cui viene bocciata senza appello la normativa italiana inclusa nel pacchetto sicurezza del 2009, che prevedeva il reato di clandestinità.
“Il Consiglio ha dato ragione all’associazione Diritti per tutti, i cui militanti sostenevano che il reato di clandestinità non è ostativo al rilascio del permesso di soggiorno, documento che, per esempio, spetta quindi anche agli immigrati che salirono sulla gru di via San Faustino, a Brescia, e immediatamente dopo (il 5 novembre, sulla torre ex Carlo Erba, ndr) di via Imbonati, a Milano” afferma Youness Rhouma di CUB- Immigrazione. “Il giusto epilogo rispetto a una situazione oltre ogni limite di persone salite su chi sulla gru chi sulla torre con un gesto estremo per ottenere una risposta alla cosiddetta sanatoria truffa”.
Per la cronaca, si trattava di un raggiro che ha coinvolto almeno 50mila persone, i quali avevano sborsato migliaia di euro e da cui la maggioranza era rimasta esclusa per motivi pretestuosi da quell’unica possibilità, la sanatoria, per poter emergere dalla condizione di clandestinità e di sfruttamento.
“Oltre alla dubbia esclusione di chi aveva precedenti espulsioni, a tutto questo andava aggiunto il pagamento di una tassa di 500 euro” incalza Rhouma “senza contare il favore bello e buono alla criminalità che ha sfruttato, e sfrutta, questi cittadini stranieri, costretti in questo modo a sborsare grosse somme di denaro per regolarizzarsi”.
“Il nostro obiettivo, come CUB-Immigrazione e Comitato Immigrati in Italia, è stato quello di definire un’istanza di regolarizzazione generalizzata a tutti i truffati da presentare al Ministero degli Interni” prosegue il sindacalista. “A questo punto, forti di questo riconoscimento, proseguiremo con nuove iniziative in linea con questa direttiva che, a ben vedere, avevamo indicato per primi”.
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Confederazione Unitaria di Base