Risposta alle affermazioni del ministro Brunetta pubblicate quest’oggi in un’intervista sul Corsera. Tiboni, CUB: “Il problema è che il mondo dorato in cui vive il ministro è talmente lontano dal mondo reale che nemmeno si accorge di dire castronerie”.
24 maggio 2011. E’ di oggi, pubblicata dal Corriere della Sera, un’intervista al ministro Renato Brunetta che commenta i dati di un recente rapporto dell’Istat sull’effetto della crisi in Italia.
“Le argomentazioni di Brunetta sono piuttosto singolari” premette Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale della Confederazione Unitaria di Base. “e se in Italia i giovani hanno tutti posti di lavoro precari e sono i primi a essere licenziati, la colpa non è delle leggi che hanno introdotto il lavoro precario ma è dei lavoratori a tempo indeterminato che si ostinano a non farsi precarizzare e vogliono mantenere i loro privilegi.
Si legge, infatti, nel testo che se un commerciante, per esempio un gioielliere, dichiara redditi nettamente inferiori rispetto a un pensionato, non è che evade le tasse, ma è che la crisi ha colpito di più i commercianti dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
“Il ministro brunetta è preoccupato per le tasche dei suoi fratelli commercianti, come dice lui stesso nell’intervista, che devono far fronte al calo delle vendite intaccando i loro risparmi, e neanche gli viene in mente che la maggior parte delle famiglie di pensionati e di lavoratori dipendenti i risparmi non sanno neppure cosa siano” prosegue Tiboni.
Sempre secondo questo il ministro, se due milioni di pensionati non hanno più alcun sostegno non è per i tagli al welfare fatti dal suo governo ma è perché i pensionati sono così ricchi che si possono permettere una badante a casa, e sempre in quest’ordine di idee, pensionati e dipendenti, non avrebbero perso potere d’acquisto.
“Il vero problema è che il mondo dorato in cui vive il ministro Brunetta è talmente lontano dal mondo reale che nemmeno si accorge di dire castronerie talmente grosse che è impossibile crederci, e paradossalmente ribattere con argomentazioni tanto provate e già note praticamente a tutti, che logicamente smentiscono quanto afferma” è la considerazione del coordinatore nazionale della CUB.
“Ci mancava solo che il ministro dicesse, facendo il pappagallo alla regina Maria Antonietta: – Se i lavoratori e i pensionati non hanno il pane, che mangino le brioche -. Sappiamo tutti come è poi andata a finire” conclude Tiboni.
————-
Confederazione Unitaria di Base