Il Tribunale di Civitavecchia condanna veterinario per detenzione di animali in condizioni incompatibili e di medicinali scaduti. LAV auspica provvedimenti disciplinari da parte dell’Ordine.
Comunicato stampa LAV 31 maggio 2011
Il Tribunale di Civitavecchia (Roma) ha condannato un veterinario a mesi 6 di ammenda e € 200,00 di multa, oltre al pagamento delle spese processuali, perché deteneva presso la clinica veterinaria medicinali scaduti e per il reato previsto dall’art.727 c.p. perché, presso la medesima clinica, peraltro sprovvista di autorizzazione del Sindaco, deteneva animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze. Lo rende noto la LAV ( www.lav.it ) che si era costituita parte civile nel processo.
“Esprimiamo soddisfazione per questa importante sentenza a carico di una persona che per professione dovrebbe prendersi cura degli animali e del loro benessere, in considerazione della loro natura di esseri senzienti, proprio come recita il Codice deontologico dei Medici Veterinari – dichiara l’Avv. Carla Campanaro, Ufficio Legale LAV – considerate le gravi violazioni del Codice deontologico, chiediamo all’Ordine dei Medici Veterinari di prendere gli adeguati provvedimenti sanzionatori poiché simili condotte oltre a contravvenire al Codice deontologico, ledono profondamente anche l’immagine della professione”.
La LAV ringrazia l’avvocato Patricia Fischioni del Foro di Roma per l’assistenza fornita.
31 maggio 2011
Ufficio legale LAV www.lav.it