Rinviata l’udienza di sfratto al 20 settembre per inquilino dell’Enpaia, il Presidente della VI Sezione del Tribunale di Roma incontra delegazione dell’ASIA-USB.
COMUNICATO STAMPA
Roma 7 giugno 2011
Un centinaio di inquilini dei vari Enti previdenziali privatizzati e dei Fondi questa mattina hanno partecipato – sfidando la pioggia – al presidio davanti all’ingresso del Tribunale Civile durante l’udienza per la convalida dello sfratto per finita locazione nei confronti di un inquilino delle case della Fondazione Enpaia.
Il Giudice della VI Sezione ha rinviato l’udienza al 20 settembre prossimo accogliendo la richiesta dell’avv. Vincenzo Perticaro di nullità della procura ad agire in giudizio del Presidente Enpaia dott. Siciliani, perché non suffragato dalla legittima delibera del C.d.A. della Fondazione.
A metà mattinata una delegazione dell’ASIA-USB e di inquilini si è incontrata con il Presidente della VI Sezione del Tribunale Civile di Roma il quale si è manifestato disponibile a verificare i presupposti di illegittimità costituzionale sollevati dallo stesso avv. Perticaro nelle numerose cause già pendenti, in considerazione dei comportamenti illegittimi degli Enti previdenziali privatizzati in contrasto con la Direttiva CEE 18/2004 e con la sentenza della Cassazione a sezioni riunite del 2008.
In questi giorni in molte abitazioni di proprietà dell’Enpaia, delle Casse (ragionieri, geometri, forense, inarcassa, ecc.) stanno arrivando gli avvisi di sfratto per finita locazione per numerosi inquilini: esecuzioni legate al rifiuto da parte dei locatari degli eccessivi aumenti del canone d’affitto.
Aumenti che stanno trasformando abitanti di questa città, residenti da anni negli alloggi in oggetto, da inquilinato modello in potenziali sfrattati. Tutto questo perché tutti questi Enti previdenziali devono fare cassa, dopo aver sperperato consistenti capitali nei prodotti finanziari derivati!
La stessa cosa sta succedendo da tempo in molte zone di Roma sommando emergenze ad emergenze, nella più totale impunità per gli enti privatizzati come l’Enasarco e l’Enpam, per i fondi pensione (vedi B.d.R.) e immobiliari (le famose S.G.R. come la Fimit), per quelli assicurativi (vedi SARA) che stanno dismettendo il patrimonio a prezzi di mercato o aumentando a dismisura gli affitti.
Il grido d’allarme lanciato da tempo dai comitati degli inquilini e dall’AS.I.A.-USB rimane ancora inascoltato sia dal governo centrale che dagli enti locali, soprattutto la Regione che mentre sta per varare il cosiddetto “piano casa” utile ai costruttori dimentica gli inquilini in sofferenza, non rendendosi disponibile ad un tavolo interistituzionale con il Comune ed il Ministero delle Infrastrutture.
L’AS.I.A.-USB lancia la mobilitazione per difendere i diritti dell’inquilinato e per chiedere una moratoria immediata degli sfratti, degli aumenti e delle vendite speculative.
Il 17 giugno indice una manifestazione ai tre ministeri competenti (Infrastrutture, Finanze e Lavoro), un corteo/catena umana che partirà alle ore 10,00 da piazza Porta Pia.
Queste tre istituzioni devono interagire nelle tutele dell’inquilinato e vigilare sulla gestione di questo patrimonio, sui processi di dismissione a prezzi speculativi e di aumento degli affitti. Si tratta di decine di migliaia di alloggi che fino a ieri hanno avuto una funzione importante di calmierazione del mercato degli affitti.
Per l’AS.I.A. – USB
Angelo Fascetti