La manovra strozza-ricerca provoca l’immediata reazione dei lavoratori del settore. Oggi in tutta Italia volantinaggi e assemblee contro il blocco delle assunzioni, delle carriere e dei salari.
COMUNICATO STAMPA
RICERCA: MANOVRA PROVOCA REAZIONE LAVORATORI DEL SETTORE
“La manovra strangola la ricerca pubblica”, spiega Claudio Argentini dell’USI-RdB Ricerca, durante l’assemblea a Roma dei lavoratori dell’Istituto Superiore di Sanità. “Da decenni assistiamo al progressivo impoverimento di questo settore e ora la volontà distruttiva si accentua”.
“Il blocco delle assunzioni, prorogato per i prossimi 4 anni, rappresenta la negazione del diritto alla stabilizzazione per 6.000 precari – prosegue Argentini – così questo governo cronicizza il precariato. Ma non solo, blocca stipendi e carriere per lavoratori che già oggi percepiscono salari molto inferiori alla media europea”.
“La rabbia per questa situazione sta montando in fretta. Questa mattina – continua il sindacalista – assemblee straordinarie in tanti enti, seguite da volantinaggi dentro e fuori i posti di lavoro, hanno visto, nonostante ponti e vacanze, la partecipazione di moltissimo personale. Lavoratori precari e stabili hanno condiviso la richiesta di costruire da subito una forte mobilitazione, fino allo sciopero del prossimo 15 luglio indetto da USB Pubblico Impiego, e per costruire uno sciopero generale e generalizzato contro manovra e patto sociale”.
Aggiunge Argentini: “Oggi negli Enti abbiamo consegnato una lettera ai Presidenti e Commissari in cui chiediamo la cancellazione delle norme strozza-ricerca attraverso il diretto coinvolgimento degli organi dirigenziali degli Enti stessi. Se chi governa gli enti non comprenderà l’esasperazione dei lavoratori, inizieremo la mobilitazione ad oltranza. Vogliamo un rilancio del settore con investimenti che permettano sviluppo e non assistenzialismo alle imprese private. E lo vogliamo ora.” Conclude il dirigente USI-RdB Ricerca.
Roma, 1 luglio 2011
Ufficio Stampa USB