Le educatrici e le ausiliarie impegnate nell’asilo aziendale dell’Ospedale Pertini di Roma, hanno denunciato gravi irregolarità nella gestione appalto.
COMUNICATO STAMPA
ASILI NIDO: GRAVI IRREGOLARITÀ NEL NIDO AZIENDALE DELL’OSPEDALE PERTINI DI ROMA
USB, AFFIDAMENTO A PRIVATI NON GARANTISCE NÉ QUALITÀ NÉ LEGALITÀ
All’interno dell’Ospedale S. Pertini di Roma è presente un asilo nido aziendale convenzionato con la ASL RM/B e con il Comune di Roma. La gestione del servizio è affidata alla ditta S.A.P.I.E.N.S. A. A.S., con sede a Bruxelles, di proprietà della famiglia Mezzaroma.
Le educatrici e le ausiliarie impegnate nell’asilo, insieme all’Unione Sindacale di Base, hanno denunciato gravi irregolarità nella gestione appalto, che mettono a rischio una delicata attività di servizio pubblico, fra cui il ricorso al lavoro “in nero”.
La gran parte delle lavoratrici dell’asilo che si è rivolta all’Unione Sindacale di Base per rivendicare i propri diritti ha subìto ritorsioni da parte dell’azienda di gestione: le operatrici “in nero”, sono state “licenziate”, mentre alle altre è stato ridotto il monte ore con conseguente diminuzione degli già scarsi redditi che, per le più fortunate, si aggirano sui 6-700 Euro mensili.
Inoltre, mentre i bambini debbono certificare tutta una serie di vaccinazioni e visite mediche per essere ammessi all’asilo, solo dopo la denuncia della USB le operatrici sono state sottoposte alle visite mediche preventive e obbligatorie da parte della azienda. Tale aspetto appare
ancora più grave se si tiene conto della dislocazione del nido all’interno di una ASL.
Alla luce di quanto accertato dalle ispezioni in corso, richieste e sollecitate dalla USB, ci si dovrà chiedere come aziende del genere possano essere affidatarie di appalti dalle Pubbliche Amministrazioni. USB sottolinea inoltre che la gravissima situazione in atto nell’asilo aziendale del Pertini dimostri come la maggiore economicità dell’affidamento al privato degli asili nido, perseguita e rivendicata dalla Giunta Alemanno anche in occasione del bilancio, non garantisca né la qualità del servizio, né il rispetto dei diritti delle operatrici e della legalità.
USB e le lavoratrici chiedono alla ASL Roma B e al Comune di Roma il ripristino immediato della legalità nell’asilo nido del Pertini. In caso contrario, unitamente ad i genitori dei bambini, si vedranno costretti mettere in atto ogni azione volta alla tutela delle lavoratrici e dell’importante servizio pubblico.
Roma, 8 luglio 2011
Ufficio Stampa USB