Via Capoprati: Ponte della Musica inaugurato, ma pista ciclabile ancora chiusa. Legambiente: ripristinare subito la viabilità ciclistica della zona.
Legambiente Lazio – Comunicato stampa
Roma, 15 luglio 2011
“Questo ritardo mostruoso nella riapertura della pista ciclabile di via Capoprati è inammissibile –dichiara Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio–. Il Ponte della Musica è stato inaugurato da quasi due mesi e ancora i ciclisti che circolano lungo il Tevere devono ricorrere ai marciapiedi riservati ai pedoni se non addirittura pedalare sulle carreggiate delle auto, correndo seri rischi per la propria e altrui incolumità. Via Capoprati è una delle passeggiate più belle sul Tevere da percorrere sia a piedi che in bici: la pista ciclabile va ripristinata immediatamente, già nella Capitale si contano sulle dita di una mano le piste riservate alle biciclette, se invece di aumentarle le si diminuiscono saranno penalizzati quei tanti cittadini romani che ogni giorno scelgono la bici invece che l’auto privata.”
Era il 2008 quando vennero avviati i lavori per la realizzazione del Ponte della Musica, un nuovo discutibile ponte sul Tevere per collegare Lungotevere Flaminio, in corrispondenza di Piazza Gentile da Fabriano, con il lungotevere Maresciallo Cadorna. In concomitanza all’avvio dei lavori venne inglobata nel cantiere anche la pista ciclabile di via Capoprati e per bypassarla i ciclisti avrebbero dovuto scendere e risalire – bici in spalla – una scalinata ad hoc. Ma solitamente i ciclisti preferiscono il marciapiede del lungotevere e lo percorrono con grave pericolo per se stessi e per i pedoni, di solito numerosi, per la presenza, in quel breve tratto, di alcune fermate di autobus.
“I cantieri a destra e sinistra del Tevere stanno ancora lì, è una vera indecenza, i lavori vanno a rilento, se tutto va bene ci vorrà almeno un altro anno prima della decantierizzazione completa –ha affermato Massimo Di Stefano, presidente del Circolo Legambiente Roma Nord-. Il Municipio non ha competenza in materia e dice di non poter fare nulla, in realtà nessuno ha bene idea di come concludere i lavori e quindi di come ricollegare la pista ciclabile. Fortunatamente le attività del centro estivo continuano, anche se sono diminuiti i numeri dei ragazzi perché è davvero difficile per le mamme farsi diversi chilometri a piedi.”
Via Capoprati è parte dell’omonimo Parco che dieci anni fa, grazie al lavoro dei volontari di Legambiente e dei cittadini, da discarica è diventato un bel giardino sul Tevere, frequentato ogni settimana da centinaia di persone, grandi e piccoli. Legambiente si è sempre battuta affinché si adottasse un piano complessivo per l’area facendo sì che il ponte fosse almeno un’occasione di riqualificazione dell’area fluviale, procedendo finalmente allo sgombero dell’autodemolitore bonificando l’area, realizzando la sistemazione a verde di tutto l’alveo fluviale in riva destra, su Via Capoprati, da P.za Maresciallo Giardino a Ponte Milvio, in particolare delle due scarpate, parte integrante degli argini e, in prossimità di Ponte Duca d’Aosta, il capolinea nord della tratta centrale della navigazione sul Tevere. Tutte proposte che, almeno per ora, sono lettera morta, mai raccolte dal Comune di Roma.
Ufficio stampa Legambiente Lazio
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