Il laghetto superiore di Villa Ada soffoca nella melma mentre il cantiere per il ripristino idrico è in abbandono.
Circolo Legambiente “Sherwood”
Comunicato stampa – Roma, 20 luglio 2011
Lo scorso febbraio, con uno stanziamento annunciato dal Campidoglio di 150 mila euro, erano stati avviati i lavori per la riattivazione delle pompe di adduzione idrica al laghetto superiore del parco di Villa Ada. Il fatto che l’impianto sia fuori uso da anni, costringe infatti il Servizio Giardini a dover ricorrere alle autobotti o sperare nella pioggia per evitarne il prosciugamento.
A cinque mesi di distanza, però, dobbiamo prendere atto che il cantiere versa in uno stato di totale abbandono e il piccolo specchio d’acqua – in conseguenza del caldo e della siccità – si sta ritrasformando come ogni estate in un acquitrino putrido e puzzolente, pericoloso per i frequentatori del parco (soprattutto per i bambini che vi si avvicinano), infestato dalle zanzare e dove le tartarughe annaspano disperatamente in mezzo alle alghe.
Chiediamo dunque di sapere dal Campidoglio a che punto siano i lavori e perché siano stati interrotti. Facciamo notare, inoltre, come – nonostante le promesse – il progetto di ripristino idrico del laghetto superiore e del corso d’acqua sino al lago inferiore non sia mai stato illustrato alle associazioni ambientaliste nell’ambito del tavolo di confronto su Villa Ada.
Con l’occasione – ribadendo al neoassessore Rosella Sensi la nostra più ferma opposizione all’insostenibile collocazione della Casa della Moda nelle ex Scuderie Reali – chiediamo al sindaco di far sapere ai romani che fine abbiano fatto gli oltre 47 mila euro stanziati dal Campidoglio nel 2008 per la manutenzione straordinaria di Villa Ada, che dalle tabelle allegate all’ultimo Bilancio capitolino risultano spesi solo per novemila euro e iscritti nell’elenco delle “opere pubbliche finanziate negli anni precedenti e non realizzate (in tutto o in parte)”.
Circolo Legambiente “Sherwood”
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