Nuovo piano casa regionale, Legambiente scrive lettera aperta ai consiglieri regionali: sia evitata l’approvazione di una normativa inutile e devastante.
Roma, 27 luglio 2011
Legambiente Lazio – Comunicato stampa
“Abbiamo chiesto alla maggioranza di ritirare la proposta di legge e chiediamo a lei di adoperarsi in tutti i modi possibili per impedire l’approvazione di una normativa inutile quanto devastante.”- si chiude così la lettera aperta che oggi Legambiente Lazio ha inviato ai consiglieri regionali in merito al nuovo cosiddetto “Piano Casa”, approdato in queste ore alla discussione in Consiglio regionale.
“Non abbiamo mai condiviso la scelta di un piano che non ha nulla a che fare con le esigenze delle fasce deboli rispetto alla casa, ma la nuova proposta della Giunta, ora alla sua attenzione, piuttosto che occuparsi di un grande interesse pubblico, come quello del diritto all’abitare, tratta solo di tanti interessi particolari.”
“La normativa sarebbe fortemente devastante per il territorio della nostra regione” – prosegue la lettera – “con un attacco alle aree protette e vincolate senza precedenti, alle aree agricole, pericolose attestazioni che allargano le maglie del condono edilizio, rischi per gli edifici vincolati, cambi di destinazione d’uso dannosi per le piccole imprese.”
“Gli emendamenti dell’Assessore regionale al territorio, poi, mettono sotto scacco i parchi con centri sportivi e imprecisate strutture ad essi collegate, serre senza autorizzazioni, impianti sciistici, ampliamenti delle cave esistenti, persino strutture sanitarie dismesse tramutate in case, ma con questo “piano casa” si arrivano a disciplinare, al di fuori di qualsiasi logica, deroghe per strutture portuali, alberghi, impianti sportivi, scuole…, intaccando importanti normative in materia al di fuori di qualsiasi organicità, e rischiando molteplici procedure di infrazione che ricadranno nelle tasche dei cittadini.”
“Lasciano stupefatti anche le modalità che hanno portato in aula questa proposta, saltando le competenti Commissioni consiliari, dapprima impegnate nel confronto e poi esautorate, peraltro senza un serio confronto con le parti sociali solo audite, così come risultano irrispettosi delle prerogative del Consiglio regionale passaggi come quelli su una sorta di “super conferenza di servizi”, grazie alla quale Roma e i capoluoghi approveranno deroghe ai vincoli per programmi di edilizia pubblica e di housing sociale, che dovranno essere “automaticamente” recepite dal Consiglio.”
Ufficio stampa Legambiente Lazio
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