03/08 – AMMESSO L’HABEAS CORPUS PER JULIÁN CONRADO
Lo scorso 31 maggio, in un operativo congiunto della polizia venezuelana e di quella colombiana, è stato sequestrato e fatto prigioniero illegalmente in Venezuela, nello stato di Barinas, il cantautore rivoluzionario colombiano Julián Conrado. Dopo 51 giorni di sequestro, durante i quali gli è stata impedita qualunque comunicazione in aperta violazione dei suoi diritti umani, una dichiarazione della Coordinamento “Que no calle el cantor”, che
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06/08 – COLONNELLO DELLA POLIZIA COLOMBIANA ACCUSATO DI TORTURE
Un magistrato del Tribunale Superiore di Bogotá ha diramato un mandato di cattura per il colonnello della Polizia Luis Gonzaga Enciso Barón, accusato di tortura e attualmente latitante. |
poliziotti comandati dal colonnello Gonzaga.
La vittima ha indicato che gli agenti lo sottoposero a torture indicibili, arrivando a ustionargli i genitali e a farlo oggetto di gravi aggressioni sessuali.Le torture che ha subito da parte degli agenti dell’Unità Antiestorsione e Antisequestro avevano lo scopo di fargli confessare presunti casi di estorsione; la pressione fisica e psicologica fu tale che Wilson Gutiérrez Soler confessò reati non commessi.
Per questo caso, la Commissione Interamericana dei Diritti Umani aveva condannato lo Stato colombiano e, il 17 settembre del 2008, la corte Suprema di Giustizia ha dato ordine di riaprire le indagini, poi conclusesi con la condanna del colonnello Luis Gonzaga Enciso Barón.
La violazione dei diritti umani da parte di Forze Armate e Polizia colombiane è una pratica sistematica e pressochè impunita nel Paese, poiché le indagini e le condanne sono pochissime rispetto all’enorme numero delle denunce; il che dimostra, per l’ennesima volta, il carattere terrorista del fascista regime colombiano.
E quando qualche ufficiale dei corpi repressivi dello Stato viene condannato e privato della libertà, è “rinchiuso” non nelle carceri in cui marciscono oltre 7500 oppositori al regime oligarchico, bensì in centri di “detenzione” dell’Esercito attrezzati per fare invidia ai resort turistici dei Caraibi o delle Maldive.
09/08 – FRA SCANDALI E ARRESTI IL REGIME COLOMBIANO MOSTRA IL SUO VERO VOLTO
Il generale Mario Montoya è stato costretto a rinunciare al suo incarico diplomatico nella Repubblica Dominicana; responsabile di diverse esecuzioni extragiudiziali di giovani inermi del municipio di Soacha, massacrati e presentati come ‘guerriglieri abbattuti in combattimento’, sotto accusa per violazioni dei diritti umani e per aver strettamente collaborato con i paramilitari delle AUC, coinvolto nella farsa della falsa smobilitazione
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Il regime colombiano cade a pezzi: i più stretti collaboratori del narco expresidente Álvaro Uribe Vélez, politici, funzionari o militari travolti dagli scandali, vedono repentinamente eclissarsi la loro oscura carriera, e mostrano il vero volto di un regime corrotto, violento, e inestricabilmente legato al paramilitarismo ed al narcotraffico.
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