Alternativa aderisce alla mobilitazione nazionale per l’anniversario del trattato Italia-Libia che si svolgerà a Roma martedì 30 agosto, davanti al Ministero degli Affari Esteri, dalle 16 alle 18.
«A seguito di questo attacco della Nato in Libia avverrà una disgregazione e la prosecuzione di una situazione endemica di combattimento che richiederà molti anni e molti morti di cui non si può vedere la fine in nessun modo», dichiara Giulietto Chiesa, Presidente di Alternativa, «la conclusione militare è certa, la conclusione del conflitto no. Una situazione molto simile a quella che seguì alla seconda guerra in Iraq. Esperti come Angelo Del Boca hanno la stessa idea. Perché la divisione del Paese è stata artificiale, organizzata, stimolata».
«Non c’è stata alcuna insurrezione di popolo, la guerra libica era stata programmata da tempo dalle forze occidentali per modificare gli assetti strategici del Nord Africa e contrapporsi all’avanzata della Cina nel continente, francesi e inglesi, infatti, si stavano da tempo esercitando militarmente in vista di un attacco da organizzare contro un paese che minacciava i loro interessi e si sapeva benissimo che in Cirenaica c’erano già gruppi armati paracadutati dai servizi segreti americani e britannici».
«Inoltre», ha concluso Giulietto Chiesa, «è risaputa l’esistenza di un governo provvisorio rappresentante la Cirenaica a Londra composto di persone i cui legami con i servizi americani e le fondazioni americane sono ben noti e accertati» e «ad un certo punto si è deciso evidentemente che bisognava modificare gli equilibri all’interno del Nord Africa perché l’Africa sta diventando il grande terreno del confronto, per ora non militare ma economico, con la Cina».
Per questi motivi Alternativa sarà presente alla giornata per l’anniversario nazionale del Trattato di Amicizia Italia-Libia, che si svolgerà a Roma martedì 30 agosto, dalle 16 alle 18, davanti al Ministero degli Affari Esteri per:
– Manifestare il nostro appoggio al popolo libico e al suo legittimo governo.
– Rendere pubblica l’esistenza di un’Italia che non subisce i diktat della Nato, ma che si ribella alle sue logiche criminali.
– Denunciare la complicità a sinistra della guerra della Nato, non solo del Pd, ma anche da parte della cosiddetta sinistra alternativa cha ha ormai accettato in pieno la logica delle guerre umanitarie contro i perfidi tiranni.
– Richiedere l’immediato ritiro delle truppe italiane in Libia, come già avevamo fatto raccogliendo qualche migliaia di firme prima e dopo l’intervento per fermare l’aggressione.
– Pretendere le immediate dimissioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Ministro della Difesa Ignazio La Russa, del Ministro degli Esteri Franco Frattini, in seguito alla violazione dell’articolo 11 della Costituzione e degli accordi bilaterali tra Italia e Libia, stabiliti nel 2008 all’interno del Trattato di Amicizia Italia-Libia.