“Siamo di fronte a un numero spaventoso di bambini malnutriti, lavoriamo per tenerne in vita il più possibile, ma bisogna continuare per dare speranza alla popolazione somala”.
COMUNICATO STAMPA
SOMALIA, IL FIUME SCEBELI E’ IN PIENA MA SI CONTINUA A MORIRE
INTERSOS: LE PIOGGE AUTUNNALI NON FERMERANNO LA SICCITA’, I SOCCORSI RAGGIUNGONO I CAMPI SFOLLATI DEL BAY
‘Il fiume Scebeli è tornato in piena, è un torrente di acqua marrone che trasporta le carcasse del bestiame morto nei mesi passati. Attorno la gente allo stremo continua a morire’. E’ Hassan Mahad Abdi, responsabile INTERSOS a Jowhar in Somalia a raccontare cosa accade nel paese in queste ore. Le piogge cadute in alcune parti dell’Etiopia hanno gonfiato il flusso del fiume nella Somalia meridionale, che tracimando in alcuni punti porta anche danni ai villaggi delle rive. Le aree investite rimarranno incoltivabili per molti mesi a venire. La situazione non accenna a migliorare.
Anche se il ‘day’, la seconda stagione delle piogge tra ottobre e novembre, porterà sollievo alla Somalia non servirà a fermare la carestia in corso. ‘Siamo di fronte a un numero spaventoso di bambini malnutriti, lavoriamo per tenerne in vita il più possibile, nella sola area di Jowhar abbiamo aumentato ad altri 54 villaggi a ovest del fiume Scebeli le distribuzioni di cibo salvavita ad alto contenuto nutritivo, raggiungendo cosi oltre 5.000 bambini sotto i cinque anni’ racconta ancora Hassan. ‘Tre team sanitari mobili visitano e curano le madri in allattamento e i bambini ammalati nei villaggi remoti troppo distanti dal nostro Ospedale di Jowhar. I casi piu gravi – e sono sempre di piu – li trasportiamo all’ospedale e li ricoveriamo’. I fenomeni naturali restano avversi, mentre l’accesso a tutta la Somalia centro meridionale, ad esclusione della capitale Mogadiscio, è ostacolato dalla violenza e questo esaspera le conseguenze della carestia sulla popolazione civile, ormai non in grado di reagire. La situazione è un mix devastante che mette a dura prova la risposta umanitaria, che è comunque in corso.
INTERSOS, organizzazione umanitaria presente dal 1992 in Somalia, sta portando soccorso nelle regioni del Medio e Basso Scebeli, nell’area ora dichiarata in carestia del Bay e nel corridoio di Afgoye, il più grande campo sfollati della Somalia ai margini di Mogadiscio. Il nostro personale internazionale si trova in questi giorni a Mogadiscio e nelle aree più critiche del Puntland, territorio a nord della paese.
Nel mese di febbraio scorso attraverso i nostri operatori umanitari in Somalia abbiamo lanciato l’allarme sull’imminente catastrofe che oggi sta mettendo a rischio la vita di oltre 4 milioni di persone. Da allora si sono attivati i nostri team di emergenza con distribuzioni di cibo, trasporto di camion cisterna con acqua potabile, kit igienici per prevenire epidemie, tende e teli da ripari agli sfollati, mentre si continuano a costruire pozzi e a riabilitare quelli in secca, si scavano latrine, si aprono scuole temporanee nei campi sfollati e si assicura protezione e assistenza alle centinaia di donne vittime delle violenze e degli abusi causati dal conflitto armato.
Portare soccorso alla popolazione è molto difficile nelle regioni centro meridionali e impone estrema attenzione a non esporre gli operatori umanitari a rischi eccessivi. ‘Nonostante Baidoa sia una delle zone piu complicate, grazie all’aiuto della comunita locale il nostro staff negli ultimi 10 giorni è riuscito a completare la costruzione di 20 classi temporanee, di 85 latrine e di uno spazio ricreativo protetto per bambini nei due campi di sfollati di Ibnu Abaas e Imaamo-Shafi’ continua Hassan Mahad Abdi, ‘alle persone accampate manca tutto, finora abbiamo assicurato più di 1500 kit igienici per prevenire epidemie e il continuo rifornimento di acqua potabile con cisterne, ma bisogna continuare per dare speranza alla popolazione somala, tra gli sfollati resta la voglia di risollevarsi’.
PER AIUTARCI A PORTARE SOCCORSO IN SOMALIA DONA ORA:
Con bonifico bancario presso Banca Popolare Etica, Codice IBAN: IT 07 U 05018 03200 000000 555000 causale ‘Siccità in Somalia’
Su Conto corrente postale N. 87702007 intestato a INTERSOS, via Aniene 26/A, Roma
Con Carta di Credito su sito web www.intersos.org
Per informazioni e interviste in italiano con il coordinatore Hassan Mahdi dalla Somalia, foto dalle missioni a Mogadiscio, Baidoa e Jowhar:
Ufficio Stampa INTERSOS