I cittadini riuniti nel Comitato di Quartiere, come ogni lunedì da tre anni a questa parte, sono andati nei locali della ex serono di via del Pigneto 22 per svolgere il loro incontro, ma…. …quello che si sono trovati davanti va oltre ogni immaginazione, pur in una città dove la violenza e la sopraffazione stanno diventando legge: una guardia giurata della società Primigenia (come la Legione XXII dell’esercito romano…) e 4 suoi amici (così si sono qualificati). Uno in tuta mimetica, uno con dei minacciosi guantini neri e tutti con buste, marsupi e borse troppo pesanti per contenere solo la cena. Con fare intimidatorio si sono messi sulla porta dei locali che proprio quei cittadini hanno strappato alla speculazione. Al telefono qualcuno deve poi aver detto all’amico capo della simpatica congrega che non era il caso di scatenare contro la settantenne presidente dell’ANPI di zona tanta stupidità al sapor di squadrismo. Dopo circa un’ora tre “amici” sono andati via non tralasciando di salutarsi degnamente: un bel saluto del legionario sulla porta, in modo da farsi vedere per bene.
Cosa succede al Pigneto? Perché squadracce non identificabili si ergono a difensori di un bene pubblico conquistato dai cittadini? Chi erano e chi ha deciso di metterli lì? Quanto costerà questo servizio di vigilanza (H24) e chi lo pagherà? L’istituzione biblioteche – da anni oggetto delle brame di neofascisti vari? Il Comune di Roma, per evitare che i cittadini si riuniscano? Il Municipio; per dimostrare che legge e ordine regnano al Pigneto (ovviamente per i comuni mortali non per palazzinari e speculatori)?
Il risultato di questa indecente vicenda è uno solo e il merito va tutto al Presidente del Municipio 6 Palmieri e alla sua Giunta di centrosinistra (!!!): le squadracce dopo 50 anni tornano al Pigneto stavolta però autorizzate e invocate da destra e sinistra. Un luogo che doveva essere animato dai cittadini e per i cittadini, nonostante le promesse e gli impegni presi, sarà sostiuito da una biblioteca – contrapponendo servizi e bisogni in modo criminale. Uno spazio che doveva essere intitolato ad un partigiano del quartiere, Atzori, sarà patriotticamente intitolato a Mameli.
E per rendere ben evidente il nuovo clima che si vuole imporre hanno buttato nel cortile, sotto la pioggia di questi giorni, tutto il materiale presente nei locali dell’ex serono ed utilizzato in questi anni per i laboratori, la ludoteca dei bambini, la scuola d’italiano tra cui giochi, piantine e disegni dei progetti che caleranno al pigneto dalla nuova isola pedonale alla copertura del vallo, dal deposito ATAC all’Ex Serono agli Articoli 2 convinti che l’acqua porterà via ogni traccia di resistenza e ogni ostacolo alla loro marcia trionfale….
Lettera dell’ANPI al Presidente dell’Isitituzione Biblioteche Antonelli