Il presidente di Anci Toscana interviene alla manifestazione delle autonomie locali del Centro Italia, che ha visto la partecipazione di numerosi amministratori toscani.
COMUNICATO STAMPA
Cosimi: “Commissione paritetica non sia ‘il’ risultato ma il banco di prova della collaborazione tra enti locali e Governo”
Perugia, 23 settembre 2011. “La Commissione paritetica, richiesta da Regione e autonomie locali e la cui istituzione è stata annunciata dal Governo, non può diventare il risultato, ma deve essere uno strumento, deve diventare il banco di prova della reale collaborazione tra enti locali e governo”. Lo ha affermato il presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno, intervenendo al Consiglio nazionale ANCI straordinario convocato a Perugia in occasione della manifestazione delle autonomie locali del Centro Italia.
“Dobbiamo tenere unito il percorso che abbiamo intrapreso con Regioni e Province – ha detto Cosimi, che è anche coordinatore dei presidenti delle Anci regionali – per difendere l’autonomia degli enti locali prima ancora dell’impianto federalista, anche perchè ciò che oggi ci viene presentato come federalismo rischia di diventare un boomerang: penso ad esempio all’Imu, che mette in grande difficoltà tante piccole imprese” . Cosimi ha ricordato poi i tre punti su cui l’azione dei Comuni dovrebbe incentrarsi con più forza: la revisione del Patto di stabilità (“E’ una follia che i Comuni non possano spendere i soldi che hanno in cassa, anche a Bruxelles ci dicono che il Patto così com’è è superato”), la questione del rapporto tra interessi a mutuo e spesa corrente, lo sblocco dei residui passivi presenti nelle casse comunali che consentirebbe di rilanciare l’economia. Ed è sulla difesa dell’autonomia comunale che il presidente di Anci Toscana torna a insistere con più forza: “Sul welfare ad esempio ci troviamo in una situazione drammatica, le contraddizioni dal livello nazionale si stanno spostando su quello locale. Dobbiamo poter scegliere in maniera autonoma, se necessario, quali servizi tagliare – ha ribadito Cosimi -. Dobbiamo avere finanze per poter scegliere noi, altrimenti rischiamo di trovarci di fronte ad una ‘rivolta dei forni’ di manzoniana memoria”.
Secondo il presidente di Anci Toscana i Comuni devono essere messi nella condizione di essere attori dello sviluppo dei propri territori. Da questo punto di vista “sono necessarie – ha concluso Cosimi – una riforma dello Stato ed una riforma elettorale. In Parlamento spesso troviamo sordità anche a causa di questo meccanismo elettorale, per il quale i parlamentari sono ‘slegati’ dal territorio. Un altro sistema elettorale consentirebbe invece un aggancio reale ai bisogni del territorio. Noi sindaci siamo sul territorio ed un maggiore grado di autonomia ci consentirebbe di guardare più serenamente al futuro: non solo alla protesta, ma anche alla proposta”.
L’iniziativa di oggi ha visto una nutrita partecipazione di amministratori toscani: erano presenti rappresentanti dei Comuni di Pisa, Arezzo, Sesto Fiorentino, Figline Valdarno, Incisa Val d’Arno, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle, Barberino Val d’Elsa, Campi Bisenzio, Castelnuovo Berardenga, Monteroni d’Arbia, Santa Croce sull’Arno, San Giuliano Terme, Vernio, Sansepolcro, Montemurlo.
Ufficio stampa Anci Toscana