I lavoratori Xerox autogestiscono la solidarietà dopo i rifiuti da pare dell’azienda del contratto di solidarietà. Martedì 27 nuovo presidio CUB presso la sede milanese.
26 settembre 2011. I lavoratori Xerox milanesi hanno deciso di costituire una cassa di solidarietà con un versamento di circa 30 euro da parte di chi di loro percepisce l’intero stipendio, per integrare il magro assegno di circa 850 euro percepiti dai lavoratori in cassa integrazione.
Dopo aver aperto una procedura di cassa integrazione straordinaria per 122 lavoratori e aver rifiutato qualsiasi soluzione alternativa, inclusi i contratti di solidarietà, il primo agosto e il primo settembre Xerox ha iniziato a inviare le lettere ai singoli lavoratori di cassa integrazione.
La raccolta dei contributi avverrà ogni 27 del mese (giorno di paga, ndr) con un camper davanti alla sede di Via Medici del Vascello 26, a Milano, dove i cassaintegrati offriranno caffè, the e altri generi di conforto ai lavoratori “solidali”, già da domani, martedì 27 settembre, nel presidio CUB previsto dalle 9.00 in poi fino a mezzogiorno.
La cassa di solidarietà, insieme con le iniziative sindacali di lotta e le cause legali che si stanno predisponendo hanno come obiettivo il rientro in azienda di tutti i lavoratori in cassa integrazione.
Per la cronaca, Xerox è un’azienda multinazionale leader nel settore delle fotocopiatrici e delle stampanti in Italia dal 1961, attualmente con circa 800 dipendenti, di cui 300 a Milano.
Negli ultimi 10 anni ha licenziato oltre 500 lavoratori attraverso la mobilità facendo della riduzione forzata dei costi la sua religione attraverso l’esternalizzazione e la precarizzazione del lavoro.
Confederazione Unitaria di Base