Smog a Roma, monumenti a rischio: vietare la circolazione delle auto intorno a siti principali ed estendere Ztl. E negli ultimi due giorni polveri sottili fuorilegge a Preneste, Francia, Magna Grecia, Cinecittà e Tiburtina.
Legambiente Lazio – Comunicato stampa
Roma, 30 settembre 2011
“Dopo il Colosseo tocca alle Chiese, oltre ai danni provocati dallo smog alla nostra salute, anche i monumenti sono fortemente a rischio a causa dell’inquinamento atmosferico, bisogna limitare il traffico attorno a questi siti -afferma preoccupato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Per fermare il processo di erosione occorre subito vietare il transito a tutte le automobili intorno ai siti monumentali più importanti della città, istituendo nuove immediate pedonalizzazioni, ma anche allargare gli orari della Ztl fino alle 21 tutti i giorni e fino alle 3, senza interruzione, nel fine settimana. Il Colosseo ha già perso un pezzo e ben vengano gli importanti lavori di restauro, ma quello è il più lampante esempio del deterioramento causato dallo smog e da là bisogna partire per liberare dalle auto lo spartitraffico più famoso del mondo, a cominciare da subito con l’estensione della Ztl a via Cavour, per arrivare alla pedonalizzazione completa con l’apertura della Metro C. E’ passato più di un altro anno dal crollo al Colosseo, non si può più tollerare il lento processo di deterioramento di beni culturali così preziosi per la nostra città.”
Così Legambiente commenta il nuovo studio condotto da Ispra e Iscr (Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro) che ha analizzato ben 77 monumenti, lanciando un nuovo allarme sugli effetti nocivi di azoto e polveri sottili al patrimonio culturale e artistico di Roma. San Marco, San Martino ai Monti, San Tommaso in Parione, San Filippo Neri e Santa Cecilia in Trastevere: dopo l’allarme del Colosseo, sono queste le Chiese che corrono i maggiori rischi a causa dello smog prodotto dalle automobili nella Capitale. I monumenti del centro storico analizzati presentano una media di erosione compresa tra i 6 e i 6,2 micron all’anno, valore preoccupante se confrontato con quello cosiddetto “accettabile di erosione” fissato per convenzione in 8 micron all’anno.
E negli ultimi due giorni la qualità dell’aria della Capitale era tutt’altro che buona, secondo gli ultimi rilevamenti di Arpa Lazio: il 28 settembre i valori delle polveri sottili PM10 erano oltre il limite di legge di 50 microgrammi per metrocubo a Preneste (54 microgrammi per metro cubo), Francia (64), Magna Grecia (51), Cinecittà (51) e Tiburtina (52); il 29 settembre la situazione era in sostanza la stessa con superamenti nelle centraline di Francia (56), Tiburtina (51), Magna Grecia (53) mentre tutte le altre registravano valori molto vicini al limite di legge.