Riforma istituzionale, Cosimi: “No a leggi di riforma dentro manovre finanziarie, altrimenti le si riduce a questione di costi”.
Il presidente di Anci Toscana al convegno “La riforma istituzionale delle autonomie locali in Toscana” in Consiglio regionale
COMUNICATO STAMPA
Firenze, 14 ottobre 2011. “Non si fanno leggi di riforma istituzionale all’interno di leggi finanziarie: questo provoca una evidente distorsione rispetto al cambiamento istituzionale, perché lo si riduce ad una questione di costi”. Lo ha affermato il presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno, intervenendo oggi a Firenze in Consiglio regionale al convegno “La riforma istituzionale delle autonomie locali in Toscana”. Secondo il presidente di Anci Toscana, “per fare una riforma a livello regionale occorre un quadro nazionale ben definito, altrimenti il rischio è quello di essere smentiti o di entrare in conflitto costituzionale. La politica deve fare scelte sugli obiettivi da perseguire: solo dopo viene la definizione degli strumenti”. A giudizio di Cosimi, l’obiettivo da cui occorre partire per favorire lo sviluppo dei territori è la semplificazione: “Solo allora – ha proseguito il presidente di Anci Toscana – si può arrivare al superamento delle province, rispetto alle quali la proposta avanzata da ANCI è quella di trasformarle in organi di secondo livello, non elettivi. Che senso avrebbero, ad esempio, tre mega-province con l’elezione diretta del presidente, se non quello di eleggere tre vicepresidenti regionali? L’effetto non sarebbe quello di produrre semplificazione ma una maggiore complessità”.
Senza dimenticare “la questione della rappresentatività sociale e territoriale che qualunque riforma istituzionale deve garantire – ha concluso Cosimi –. La Toscana deve avere un ruolo centrale nel dibattito nazionale sulla riforma delle istituzioni e il dibattito attorno a questa legge deve portarci ad assumere questo ruolo”.