Governo del territorio, Gheri: “Per atti complessi procedure complesse, per atti semplici procedure semplici”
COMUNICATO STAMPA
Il responsabile Urbanistica di Anci Toscana interviene a Scandicci al III Meeting sull’Urbanistica promosso da Anci Toscana
Firenze, 13 ottobre 2011. “Come sindaci dobbiamo essere capaci di tenere insieme la complessità: la contrapposizione tra la tutela del paesaggio e lo sviluppo non ha senso e non fa bene al governo del territorio. La Toscana ha ben saputo in questi anni coniugare la tutela del paesaggio con lo sviluppo, che significa, non dimentichiamolo, essere capaci di attrarre investimenti e creare opportunità di lavoro”. Ad affermarlo è il sindaco di Scandicci Simone Gheri, responsabile Area Governo del Territorio di Anci Toscana, che è intervenuto oggi in apertura al meeting III Meeting sull’Urbanistica, promosso da Anci Toscana in collaborazione con INU Toscana, in corso a Scandicci.
Il Meeting, che vede la partecipazione di oltre 200 persone tra amministratori, personale degli enti locali ed esperti, si propone di approfondire una serie di questioni ancora aperte relative ad aspetti tecnici, comuni nella pratica pianificatoria quotidiana. Un appuntamento che arriva dopo che nei mesi scorsi – con l’approvazione da parte del Consiglio regionale del documento preliminare – ha preso formalmente il via il procedimento per modificare la legge regionale 1 del 2005. Lo scorso agosto è inoltre entrata in vigore la legge regionale 40 che ha introdotto alcuni elementi di chiarificazione delle procedure edilizie. Da questo punto di vista, “l’esigenza più sentita da parte dei Comuni – prosegue Gheri – è quella di una semplificazione e snellimento delle procedure regionali e comunali e di avere a che fare con norme chiare e di facile interpretazione. Potremmo sintetizzare questo concetto con una battuta: per atti complessi procedure complesse, per atti semplici procedure semplici”. Infine il sindaco di Scandicci è tornato sulla norma relativa al battente idraulico: “Va rivista – sostiene -, perchè così come è costruita rischia di frenare gli interventi di ristrutturazione e rigenerazione”.
Al meeting è intervenuta anche l’assessore all’urbanistica della Regione Toscana Anna Marson che ha sottolineato come il lavoro di revisione in atto della legge 1/2005 “sia finalizzato alla formulazione di norme piu’ semplici e univoche, che cioè lascino meno spazio alla discrezionalita’ interpretativa, e qualifichino in maniera piu’ incisiva le trasformazioni del territorio”.
“Puntiamo anche – ha detto l’assessore Marson – a dispositivi dedicati alle trasformazioni del patrimonio esistente di edifici e aree urbanizzate differenziati da quelli per le nuove trasformazioni in area agricola. Tutto ciò mantenendo l’impianto del rapporto tra livelli diversi di governo territoriale su una base di collaborazione tra enti, perfezionandolo tuttavia con dispositivi tecnico-amministrativi che, come ha detto oggi Duccio Traina, consentano di prevenire iniziative altrimenti lasciate alla magistratura penale. Questo contribuirebbe a concentrare maggiormente l’intervento regionale nella proposizione di azioni innovative, anziche’ nel migliorare caso per caso gli atti di pianificazione di livello locale”.
Sul rapporto tra tutela e sviluppo interviene anche Enrico Amante, presidente di INU Toscana: “Occorre definire strumenti che consentano alle amministrazioni locali di disciplinare il proprio territorio, coniugando, in un momento di profonda crisi, tutela e sviluppo nel segno della continuità e del perfezionamento di una tradizione regionale di eccellenza”.